Caro bollette nelle Rsa
«Molte case di riposo alzeranno le rette»

Triplicata la bolletta del gas e raddoppiata quella dell’energia elettrica. Le residenze per anziani sono pronte a ritoccare le rette.

Le case dedicate alla terza età hanno storicamente consumi molto elevati. In genere devono riscaldare ambienti molto grandi con temperature alte d’inverno e impianti di condizionamento a pieno ritmo d’estate. Dipende dai contratti e dalle singole offerte, ma le ultime bollette hanno in media segnato un aumento pari a due o tre volte i pagamenti precedenti. Sono spese che incideranno negativamente sui bilanci, già messi alle strette dai due anni di pandemia.

«L’aumento è evidente e i nostri conti dal 2020 ad oggi sono già in rosso – spiega Mario Sesana , presidente provincia di Uneba, ente che raccoglie le Rsa del Comasco – qualche struttura purtroppo sta già rialzando le rette. Spiace, ma se i contributi regionali sono fermi,o hanno visto degli incrementi relativi, è evidente che le residenze per anziani devono in qualche modo tenersi in piedi. Peraltro in questi due anni sono molto aumentate tante altre spese». Si pensi al costo dei tamponi e dei test anti Covid, oppure alle camere da lasciare vuote per isolare i positivi e ancora alle cure da garantire internamente agli anziani contagiati. I ristori in arrivo dal governo rischiano di scontrarsi con i maggiori costi dovuti alla crisi internazionale, alla guerra.

«Sono spese che si riflettono poi sui bilanci – ragiona GianMarco Beccalli , presidente della Ca’ d’Industria – con una discesa dei prezzi che non è all’orizzonte visto anche i pessimi scenari internazionali con la guerra in corso».

«Il nostro consiglio per ora ha deciso di non aumentare le rette – fa eco la direttrice Marisa Bianchi – ma quest’anno in media i costi del gas triplicano e quelli dell’energia raddoppiano. Noi come ente di diritto pubblico partecipiamo alle gare pubbliche. Fino al prossimo mese aderiamo ancora alla precedente gara, da aprile le cose cambiano e siamo preoccupati». Bisogna quindi evitare sprechi, ottimizzare i consumi e preferire le tariffe fisse a quelle variabili.

«Stiamo ancora superando la quarta ondata della pandemia – dice Patrizio Tambini , presidente delle Giuseppine – con la speranza di chiudere i bilanci in pareggio dopo due anni davvero difficili. L’aumento di gas ed energia ora si traduce in termini assoluti in centinaia di migliaia di euro di spese in più. Si può cercare di cambiare gestore, di contrattare migliori condizioni, ma il momento certo non è favorevole».

Liste d’attesa vuote

Le liste d’attesa delle Rsa, eterne fino al 2019, si sono quasi prosciugate. I nuovi ingressi ripartiti dalla scorsa estate si sono di nuovo fermati a dicembre a fronte di nuovi casi positivi seppur grazie ai vaccini asintomatici. Le famiglie, stanche delle visite ancora bloccate in diverse strutture e della difficoltà di vedere i parenti, affidano meno volentieri i loro cari alle Rsa. Il settore certo in crisi aumentando le rette finisce però per scaricare i maggior costi sulle famiglie.

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