Cartoline per il lungolago, primo risultato:
si muove la presidenza del Consiglio

Fissato un incontro con Comune e Regione sulle paratie. Ora l’iniziativa de La Provincia va avanti con ancora più convinzione: salviamo il nostro lago!

«La Struttura di Missione contro il dissesto idrogeologico e per lo sviluppo delle infrastrutture idriche, struttura alle dirette dipendenze della Presidenza del Consiglio dei Ministri, ha chiesto ad Anac, Comune e Regione, un incontro per l’esame delle problematiche relative al cantiere delle paratie». Lo fa sapere il Comune di Como.

La novità arriva a pochi giorni dall’avvio della maxi campagna lanciata da La Provincia per chiedere a Renzi di salvare il lungolago, campagna basata su migliaia di cartoline distribuite con il quotidiano e firmate dai lettori, per dire: «Rivogliamo il nostro lago!».

A Roma, insomma, non sono rimasti insensibili, è arrivato un primo timido segnale. A maggior ragione la nostra iniziativa non si ferma ma va avanti con ancora più forza: non ci accontentiamo certo di un incontro, l’obiettivo è risolvere una volta per tutte la questione.

«Il lavoro e le richieste di intervento avanzate dal Comune e dalla Regione, insieme al territorio e a tutta la città, hanno trovato un importante riscontro - commenta il sindaco Mario Lucini - Nella lettera si evidenzia l’obiettivo primario della ripresa e conclusione dei lavori sul lungolago, anche attraverso correttivi nella gestione del contratto. Per prudenza aspetto il giorno dell’incontro prima di dire che è la volta buona. Certamente, però, l’interessamento diretto della Presidenza del Consiglio apre prospettive nuove affinchè la città possa riavere il suo lungolago».

Giovedì mattina a Roma si è tenuto un incontro tra il direttore dell’Unità di missione della presidenza del Consiglio Mauro Grassi e i due parlamentari comaschi del Pd Chiara Braga e Mauro Guerra. I deputati, dopo un lungo silenzio e comunque senza dare date e cifre, sono intervenuti sottolineando che si tratta di una possibilità per aiutare a sbloccare una situazione di stallo. Hanno anche voluto evidenziare che il Governo sta seguendo la vicenda delle paratie e definiscono il commissariamento come una “soluzione estrema”

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