Ci risiamo, entrano e dormono in Ticosa

Recinzioni divelte all’altezza dell’incrocio con viale Roosevelt: da lì si può andare praticamente ovunque. Giacigli sotto la soletta della strada, come avveniva molti anni fa. E il resto dell’area è tornato ad essere una giungla

In attesa dell’apertura provvisoria del parcheggio (non prima della primavera prossima) e della conclusione della bonifica (se ne riparla all’inizio del 2022), in Ticosa è ritornata nuovamente la giungla con il laghetto, gli arbusti che lo circondano ed erba alta ovunque.

Ma soprattutto, da via Grandi, disperati hanno ripreso ad entrare per cercare rifugio negli spazi al di sotto di via Grandi, dove già in passato vivevano diverse persone. Le recinzioni all’altezza del semaforo di viale Roosevelt sono state abbattute ed entrare è facilissimo e si può andare indisturbati in qualsiasi zona della maxi area da 41mila metri quadrati che era occupata dalla tintostamperia.

Proprio sotto la soletta della strada si vedono coperte e giacigli, segno della presenza recente di persone in quel luogo di fortuna. L’amministrazione era intervenuta nel novembre scorso con una maxi operazione di pulizia dell’area e di messa in sicurezza, in primis della Santarella. Se è vero che adesso nella ex centrale termica non è possibile entrare dopo gli interventi di chiusura degli accessi, non è così nel resto dell’area. Troppo debole la recinzione in alluminio di via Grandi per resistere alla volontà di chi ha voluto abbatterla per accedere all’area Ticosa.

Per la sistemazione della zona erano serviti dieci giorni, vista la grandezza dell’area e la mole di lavoro necessaria: per anni, infatti, non era stato fatto alcun intervento. Adesso l’amministrazione dovrà provvedere di nuovo almeno all’eliminazione delle possibilità di accesso all’area che, dopo la chiusura di ogni rapporto tra Comune e Multi (la società italo-olandese che l’aveva acquistata per realizzare un nuovo quartiere), era tornata nella piena disponibilità di Palazzzo Cernezzi. Con tutte le conseguenze del caso. Gli operai al lavoro, almeno per la realizzazione dell’area di sosta provvisoria, non si vedranno prima dell’inizio dell’anno prossimo e, in ogni caso, il cantiere interesserà una porzione limitata, quella tra via Sant’Abbondio e viale Roosevelt, nella zona della Santarealla.

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