Cimitero monumentale
Lavori fermi e disordine

Via ReginaL’intervento urgente si vede, ma non basta E le opere di restauro sono bloccate ormai da mesi

Nonostante gli interventi compiuti d’urgenza, la situazione del cimitero Monumentale di Como sta tornando a essere quella di più di un mese fa quando, appena varcato il cancello, si avvertiva una sensazione di abbandono. Non siamo a quei livelli, ma rispetto a due settimane fa, la condizione sta lentamente peggiorando.

Prendiamo, per esempio, le erbacce: quelle alte sono meno presenti, idem le piante infestanti. Però, ampie zone avrebbero bisogno di una sistemazione. Dopo aver passato il diserbante, gli arbusti non se ne sono andati. È cambiato solo il colore, ora tende più al giallo rispetto al verde.

Lavori in corso, ma fermi

Ieri mattina erano ancora al loro posto i pali, le impalcature e le recinzioni tipiche dei lavori in corso, ma ora fermi da chissà quanto tempo. La zona confinante con il centro di via Regina Teodolinda non è stata sistemata: l’ammucchiata di piante e verde incolto non è stata sfoltita neppure di un millimetro, mentre sul muro di cinta continuano a essere stesi ad asciugare un vasto assortimento di pantaloni, magliette e mutande di proprietà dei migranti ancora per poco ospitati nella struttura. L’area, una delle più vecchie dell’ospedale, è stata più volte fotografata dai comaschi per sottolineare la presenza di bottiglie di plastica vuote, piatti usa e getta, cartoni di latte, ma anche felpe, asciugamani, magliette, pezzi di coperte e di lenzuola, pure una stufetta elettrica. Segno che i problemi esistono e non da oggi. Ieri non erano presenti oggetti abbandonati, ma l’area necessita comunque di una sistemata importante.

La sezione F

La sensazione di disordine è accentuato dalla condizione di alcune tombe private, non curate a dovere, con gli arbusti alti che invadono gli altri spazi. Un’altra parte piuttosto conciata è la “F”, in particolare nella zona dove si trovano i colombari: il soffitto ha buchi evidenti, tanto da lasciare i mattoni in vista. I muri avrebbero bisogno di una sistemazione. Infine, nel corridoio sotterraneo lungo otto metri e collocato nell’ala sinistra, rimangono i loculi vuoti malmessi con i bordi scheggiati e, attorno, calcinacci e detriti. Si tratta di un’ala di centoventi loculi e la soluzione, come più volte sottolineato dal Comune, arriverà con la deroga per la dimensione, ora più piccola rispetto a quella attuale richiesta dalla legge regionale.

Rebbio

Non gode di ottima salute neppure il camposanto di Rebbio, in via Ennodio. Innanzitutto, diverse persone che si recano a salutare i propri cari denunciano lo stato precario delle scalette: essendo vecchie e tutte arrugginite, una volta sopra non danno in nessun modo una sensazione di sicurezza.

Accanto a questo specifico problema, nella parte alta l’erba, come ormai in tutti i cimiteri cittadini, è diventata di colore giallo, ma non se n’è andata. Il muro ha l’intonaco crepato e rovinato tanto che, in alcuni punti, si vedono i mattoni che lo compongono. Messo male anche il pavimento, non uniforme e in diverse zone sconnesse. Intanto, un altro giorno è passato senza aver trovato una soluzione.

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