Coltellate al volto del rivale: il pm vuole subito il processo

Porlezza Indagato un artigiano per aver sfregiato un uomo di Porlezza all’esterno di un locale

È una ipotesi di reato pesantissima quella messa nero su bianco dalla procura di Como – a firma per pubblico ministero Michele Pecoraro – in merito all’episodio di violenza avvenuto all’esterno di un bar di Porlezza nel mese di maggio. Due uomini – probabilmente dopo aver assunto alcol in precedenza – avevano litigato per futili motivi ed uno dei due era stato colpito al volto con una coltellata rimediando lesioni permanenti. Ed è proprio per questo motivo che il sostituto procuratore del palazzo di giustizia comasco, ha deciso di contestare non le semplici lesioni personali ma quell’articolo del codice che colpisce espressamente «chiunque cagiona ad alcuno lesioni personali dalla quale derivano la deformazione o lo sfregio permanente del viso» punito con pene dagli otto ai quattordici anni.

Oltre a questo, la procura ha indagato Moutassin Salaheddin, 25 anni, artigiano edile, per l’omissione di soccorso e il porto del coltello. Il pm – chiuse le indagini preliminari – ha anche chiesto il giudizio Immediato in attesa che la difesa (avvocato Massimiliano Iantorno) scelga la sua strategia processuale ed eventuali riti alternativi.

La vittima è un uomo di 35 anni di Grandola ed Uniti che era stato trovato riverso a terra in una pozza di sangue all’esterno di un bar di Porlezza nel mese di maggio. Le indagini dei carabinieri della compagnia di Menaggio avevano portato a risalire al presunto responsabile, identificato appunto nel ragazzo di origine marocchina che è ancora detenuto al Bassone.

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