Comasco di 17 anni grave per una pastiglia di ecstasy

Il giovane ha preso la droga l’11 luglio a Riccione, ma si è sentito male nei giorni scorsi: rischia il trapianto di fegato

«Ho mandato giù 0,3 grammi di Mdma, l’ho pagata 20 euro e l’ho comprata da un pusher napoletano, è stato al Cocoricò, sabato 11 luglio». Una frase terrificante, detta da un figlio alla madre, su un letto di ospedale, dopo aver rischiato seriamente la propria vita.

È ricoverato all’ospedale di Bergamo un ragazzo di 17 anni, residente in provincia di Como, che ha rischiato di perdere la vita per una pasticca di droga mentre si trovava in vacanza a Riccione.

Il racconto arriva direttamente dalla madre, che ha scritto alla Fondazione Ema- Pesciolino Rosso fondata da Giampietro Ghidini, il padre di Emanuele, morto a 16 anni, 20 mesi fa, tuffandosi di notte in un fiume vorticoso dopo aver assunto dell’Lsd.

Proprio al Cocoricò di Riccione, solo pochi giorni fa, il sedicenne Lamberto Lucaccioni si è sentito male ed è poi morto dopo aver assunto una pastiglia di ecstasy. Il diciassettenne comasco «sta migliorando, i valori delle transaminasi stanno scendendo, sembrava che il fegato fosse andato e invece forse non dovrà fare il trapianto, ma ne avranno la conferma solo tra 48 ore».

© RIPRODUZIONE RISERVATA