Como, caos parcheggi: una farsa
L’assessore non spiega
e la giunta fa come se nulla fosse

Bella non chiarisce le modifiche contenute nella contestata delibera, stupore dei suoi stessi colleghi di giunta

La sua relazione sui parcheggi, benché non fosse all’ordine del giorno della riunione di ieri, era attesa da tutti, a cominciare dai colleghi assessori che non avevano esitato ad uscire allo scoperto per criticare le nuove norme per la sosta sulle strisce blu.

Ma con grande sorpresa l’assessore Vincenzo Bella non si è presentato a Palazzo Cernezzi e l’argomento, in sua assenza, non è stato affrontato. Lui in realtà avrebbe comunicato al sindaco Mario Landriscina in tempi non sospetti che ieri non ci sarebbe stato per motivi di lavoro.

Gli assessori però non ne sapevano niente. E la sorpresa di fronte a quella sedia vuota è stata grande: tutti si aspettavano che, dopo il polverone dell'ultima settimana, Bella avrebbe preso la parola per spiegare i dettagli della delibera. Cosa che, pur non partecipando alla seduta, avrebbe potuto fare anche sotto altre forme. Circostanza che non si è verificata.

Così, a pochi giorni dall’avvio della sperimentazione, della durata di sei mesi, quelle norme restano immutate. In particolare, quella più “rivoluzionaria”: il divieto cioè di parcheggiare per due volte nel corso della stessa giornata nei 150 stalli a pagamento immediatamente a ridosso della città murata.

Una previsione che gli stessi assessori che erano presenti alla riunione di giunta del 6 dicembre, quando la delibera venne approvata, hanno poi disconosciuto. L’assessore Elena Negretti, per esempio, all’inizio della settimana ha parlato di un errore: «Sicuramente si tratta di un refuso perché non è stata presentata così in giunta dal collega. Il divieto va rimesso in discussione. Ricordo bene che avevo chiesto di posticipare l’entrata in vigore a dopo le feste natalizie e che erano stati analizzati i possibili utilizzi dei parcometri. Quanto successo non è stata volontà dell’assessore e a questo punto credo che ci sarà un correttivo».

Una indicazione che è rimasta finora lettera morta, in attesa che finalmente prenda la parola l’assessore Bella (che appartiene allo stesso gruppo politico, che fa capo alla Negretti e al sindaco Mario Landriscina). Ma ancora niente, nonostante l’invito esplicito della collega e la via d’uscita comoda che gli era stata offerta. Anche gli altri assessori presenti alla riunione non ricordano che nel corso della presentazione della delibera si fosse parlato del divieto di parcheggiare più d una volta al giorno.

Insomma, la volontà politica di portare avanti quel provvedimento, se mai c’è stata, è scemata nell’arco di questi pochi giorni e il silenzio in cui si è chiuso l’assessore Bella (ieri non è stato possibile raggiungerlo, e nei giorni scorsi aveva fatto sapere di non avere dichiarazioni da fare sull'argomento), non ha fatto altro che rafforzare il fronte del no.

La Lega, elemento forte di governo, ha dettato la sua linea per bocca del vicesindaco Alessandra Locatelli: «Sono necessarie modifiche migliorative - ha detto - Il divieto di parcheggiare più di una volta al giorno è penalizzante per i residenti e i cittadini. Può darsi che non fossero state fatte tutte le verifiche, ma alla luce di quanto emerso chiediamo che si modifichi la decisione». Una riflessione ampiamente condivisa anche dagli altri partner di giunta.

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