Como, choc alla Magistri
Cento i bocciati in prima

Un terzo degli studenti fermato a giugno. E un altro terzo dovrà recuperare i debiti a settembre. Il preside Tedoldi: «Aperta una riflessione con i docenti, il fenomeno va circoscritto, servono nuove strategie»

Da sempre, il momento dell’esposizione dei tabelloni con i risultati è atteso con ansia, trepidazione e un pizzico di paura dagli studenti. Per gran parte dei “primini” della Magistri Cumacini, non è stato di sicuro un momento piacevole o felice. L’istituto superiore di Lazzago, storicamente piuttosto severo verso i suoi iscritti, in particolare quelli del biennio, ha fatto segnare per gli alunni di prima percentuali di bocciatura molto alte, superando la media degli ultimi tempi.

Il 32%, praticamente uno studente su tre, dovrà ripetere l’anno. Su più di trecento iscritti, un centinaio non è stato ammesso all’anno successivo. Se consideriamo chi ha avuto debiti e, quindi, il “giudizio sospeso”, arriviamo vicini al 65%. Tirando le somme, è stato promosso uno studente su tre.

«Purtroppo – spiega il preside Enrico Tedoldi – la situazione è peggiorata e, da questo punto di vista, è andata male. Negli anni precedenti eravamo riusciti a ridurre il tasso di ripetenze, ma quest’anno siamo ripiombati a percentuali elevate». Essere severi, quindi, va bene, ma senza esagerare. Per questo, si stanno studiando nuove strade per invertire la tendenza, magari calibrando in maniera differente programmi e verifiche.

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