Como, colpo di scena al Sociale
Il consiglio si dimette
e Peronese deve lasciare

BuferaIl cda dice basta : non c’è fiducia nel presidente. Le accuse: gestione autoritaria e corrispondenza aperta. Replica: «Tante illazioni, ma dopo 18 anni mi fermo»

Ultimo atto con colpo di scena finale per la società dei Palchettisti del Teatro Sociale. Il presidente, il notaio Francesco Peronese, da 18 anni alla guida della società che aveva finanziato la costruzione del teatro cittadino, è stato costretto a lasciare la carica. Durante l’assemblea di mercoledì sera infatti il consiglio di amministrazione (composto dal vicepresidente Giorgio Carcano e dai consiglieri Martino Verga, Claudio Bocchietti, Massimiliano Mondelli e Roberta Di Febo, quest’ultima nominata dal Comune) e i revisori dei conti (Giovanni Casartelli e Andrea Passarelli) si è dimesso facendo quindi decadere Peronese, rieletto un anno fa per un mandato triennale.

Tanti i motivi che hanno portato alla clamorosa frattura, ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la comunicazione della Procura contenente una multa per la mancata nomina del responsabile e del piano di sicurezza inviata ai membri del consiglio. I componenti del cda lamentano di aver trovato la corrispondenza aperta e di non essere stati nemmeno avvertiti del provvedimento a carico di ciascuno emessa dopo un sopralluogo dell’Ats dello scorso anno che aveva riscontrato anomalie.

Peronese sembra averla presa con filosofia. «Un ciclo si è concluso - dice - ed è giusto che ci sia gente più giovane alla guida. Lascio volentieri dopo 18 anni di presidenza»-

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