Como: «Il sindaco resterà:
è ostaggio dei partiti
Ma se cade, io corro»

Maurizio Traglio: «Con Landriscina fin qui solo disastriice che lascia in caso di sfiducia a Negretti? Non ci credo. Lui telecomandato, comunque a questo punto voterò sì»

Pronto a sfiduciare in aula l’assessore Elena Negretti, ma convinto che il sindaco non si dimetterà in ogni caso. E se Mario Landriscina dovesse invece andare a casa? «Mi candiderei», dice Maurizio Traglio, già candidato sindaco per il centrosinistra e oggi consigliere comunale di Svolta Civica.

Traglio, perché voterà la mozione di sfiducia all’assessore Negretti?

«Fino a questa mattina pensavo di non votarla, mi sembrava solo una mossa del consigliere Rapinese per cercare visibilità. Ma le dichiarazioni del sindaco cambiano tutto, ha detto che se passa la sfiducia al suo assessore lui lascerà il Comune perché la vedrebbe come una sfiducia anche a lui, e a questo punto sono convintissimo di votarla. Minacciare di andarsene è diventata la sua caratteristica, un segno di enorme debolezza.

Con il voto segreto la sfiducia potrebbe passare.

Ma vedrete che non lascerà, darà la colpa a qualcun altro e resterà al suo posto. Perché non è lui a decidere, è telecomandato dalla Lega, lo tiene in ostaggio».

L’intervista a Maurizio Traglio su La Provincia del 5 dicembre 2018

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