Como: la spiaggia urbana
snobbati i divieti
«Lago meraviglioso»

Al Tempio Voltiano il tuffo proibito di francesi e tedeschi . Ignorati i cartelli multilingue che vietano la balneazione. «L’acqua è molto sporca ma è impossibile resistere»

Sono quasi le quattro di pomeriggio e ai giardini a lago la temperatura raggiunge i 34 gradi. Attorno al prato, fra il Tempio voltiano e il Monumento ai caduti, sono in corso lavori per la grande produzione di Netflix “Murder Mystery”. Sull’erba, sono in pochi sdraiati a godersi il sole, mentre un numero più cospicuo è seduto all’ombra degli alberi. Ma basta fare capolino dal muretto per vedere una ventina di persone, soprattutto giovani, fare il bagno di fronte al mausoleo di Volta, vicino al cartello che, in sei lingue, informa del divieto di balneazione. Con il lago basso spuntano nuove spiagge, occupate in particolare da turisti francesi (la grandissima maggioranza ieri) e tedeschi. «Com’è l’acqua? La temperatura è ottima - spiega Stefan Baudier, arrivato a Como dalla Francia - il panorama è meraviglioso. Però sembra molto sporca».

Appena arrivato in città, per combattere l’afa, insieme ai suoi amici ha deciso di buttarsi subito nel lago, senza fare attenzione alle indicazioni. «È molto inquinato qui? - chiede Clarence Berard - Non si può nuotare? Allora non entro più. Ma come mai? Dove si riesce a fare un tuffo qui vicino?». Secondo l’Ats, in città l’unico punto balneabile è villa Olmo, mentre per villa Geno e il Tempio voltiano «è stata avviata la fase di studio per essere ufficialmente codificati come siti di monitoraggio per la balneazione e quindi al momento di fatto non idonei». La goletta di Legambiente segnala la zona nei pressi del canale depuratore e del mausoleo voltiano come profondamente inquinata.

Proprio a maggio sono stati introdotti nuovi cartelli indicanti il divieto di balneazione nella zona dei giardini, nell’area tra il Monumento ai caduti e il Tempio voltiano. Sono stati collocati dal Comune tenendo in considerazione i punti in cui si è riscontrata la maggior affluenza di bagnanti: in prossimità delle scalinate dove il Cosia sfocia nel Lario e in corrispondenza della piccola spiaggia dietro il monumento dedicato al fisico lariano.

Al momento, però, il caldo vince sui divieti, le multe e i rischi per la salute.

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