Como, Magatti lascia il Comune
«Scelta politica per creare un’alternativa»

L’annuncio poco fa. Al suo posto entra Guido Rovi. Obiettivo quello di creare un nuovo percorso alternativo «a questa cattiva amministrazione»

Bruno Magatti, capogruppo di Civitas e già assessore comunale durante l’amministrazione Lucini ha annunciato che lunedì sera parteciperà per l’ultima volta al consiglio comunale, poi rassegnerà le dimissioni. Al suo posto entreranno non Eva Cariboni, prima dei non eletti, che rinuncerà «aumentando il suo impegno con Civitas», ma Guido Rovi.

Ma per quale motivo Magatti si dimette? Parla di «scelta politica non personale». Lui stesso spiega: «Non è una scelta personale ma una decisione politica, condivisa dal direttivo e poi approvata dall’assemblea di Civitas. È il tempo di costruire l’alternativa sapiente alla pochezza e alla cattiva amministrazione di questi anni».

Insomma, guarda avanti e al 2022, anno in cui terminerà il mandato Landriscina. «Abbiamo perciò deciso, anzitutto, di mettere ciò che abbiamo costruito in anni (storia, credibilità, saperi) a disposizione di chi vuole seriamente attrezzarsi: la nostra è una “bottega” di artigiani della politica, aperta a chi vuole conoscere più a fondo la città e affinare o dotarsi di quegli strumenti e tecniche senza i quali è impossibile dare gambe alle idee e ai sogni. Daremo poi anche inizio a un tempo nuovo di dialogo e relazioni. Senza pregiudiziali e senza pregiudizio. Senza presunzione eppure consapevoli di ciò che siamo stati, che siamo e che saremo: donne e uomini liberi e appassionati alla verità, alla giustizia. Con chi troveremo per strada faremo del nostro meglio per cambiare il fondale cupo che ci ha avvolti in questi anni con schiettezza, determinazione e passione. Come sempre».

Magatti, nel 2017, si era candidato sindaco proprio per Civitas. Nuova candidatura nel 2022? Magatti ha detto che «non è previsto», ma non l’ha nemmeno escluso.

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