Giardini a lago, ok al progetto
Ecco come cambieranno

Definiti tutti i dettagli del piano di intervento: verde, nuova illuminazione, area relax e giochi d’acqua

Basta dubbi e modifiche, il progetto dei nuovi giardini a lago è stato completato e manca soltanto il via libera della Soprintendenza per poter avviare la gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori.

I dettagli sono stati presentati alla giunta e, ieri pomeriggio, ai consiglieri di maggioranza. Confermato il cannocchiale davanti al Tempio Voltiano e la rivisitazione totale del verde con l’eliminazione delle siepi, un riordino complessivo delle aiuole e la creazione di tante zone a prato. Addio, come già previsto dal progetto originario dell’amministrazione Lucini, alla fontana di roccia, al minigolf, alla pista delle macchinine e agli altri giochi con l’eccezione di quelli storici in cemento, che verranno restaurati e riposizionati.

Nello spazio verso viale Vittorio Veneto ci sarà una sorta di area relax: delle maxi vasche presenti inizialmente, ne rimane solo una che sarà trasformata in una fontana con giochi d’acqua. Prevista anche la pensilina e una panchina lunghissima in legno. All’interno dei giardini le panchine saranno di due tipi: ce ne saranno alcune nuove in legno e quelle storiche con lo schienale. Sempre nella zona relax ci saranno i bagni pubblici e due o tre chioschi per attività commerciali.

I percorsi pedonali sono stati ridotti rispetto all’ipotesi iniziale e la riqualificazione arriverà fino all’inizio dell’attuale passeggiata Amici di Como, con l’eccezione della zona dove andrà la centrale delle paratie. Sarà infine quasi certamente trasferita la locomotiva, mentre per quanto riguarda l’area giochi verrà definito in un secondo momento quali attività inserire. Verrà lasciato anche lo spazio per la pista da skate, che non sarà comunque realizzata nella fase iniziale.

L’assessore a Parchi e giardini Marco Galli, che sta seguendo il progetto, conta che «dopo l’ok della Soprintendenza si possa procedere con la gara d’appalto entro la fine dell’anno per poter partire con i lavori nel corso del prossimo anno». Inizialmente si era parlato dell’estate, manon è escluso un rinvio a dopo la stagione turistica. «I lavori - conclude l’assessore - dureranno alcuni mesi e l’obiettivo è quello di riavere l’area a nuovo (costo 1,5 milioni di cui 380mila messi dalla Regione, ndr) per la primavera del 2020».

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