Como-Pisa, partita a rischio, richiesta la tessera del tifoso. Gli ultras pisani per protesta resteranno a casa

Sicurezza Una settimana fa la segnalazione dal Viminale e ieri la riunione in questura del Gos (Gruppo Operativo di Sicurezza) ma ulteriori misure saranno decise solo dopo la chiusura della prevendita e sulla base del numero di biglietti venduti a Pisa

Tutto è iniziato quando la scorsa settimana il Viminale ha segnalato come partita a rischio quella prevista per questa domenica tra Como-Pisa: una segnalazione che ha portato ieri mattina al Gruppo Operativo Sicurezza in Questura per organizzare le misure da prendere durante la partita prevista per questo sabato alle 14. Al tavolo esponenti della polizia, del calcio Como, dell’Asl, dei Vigili del fuoco e della polizia locale cittadina: il risultato è stato una conferma delle misure chieste dal Viminale la scorsa settimana.

Tra queste misure il fatto che i biglietti per il settore ospiti – l’unico cui potranno accedere i toscani – sono in vendita (da ieri) ma solo a residenti in provincia di Pisa e solo a tifosi possessori della tessera del tifoso. Gli ultras pisani – come quelli del Como del resto – avevano duramente criticato questo documento, catalogandolo come una sorta di schedatura. Tanto che la reazione degli Ultras pisani non si è fatta attendere: infatti sembrano intenzionati a disertare la trasferta.

Da questa decisione dipenderanno in realtà molte cose e un chiaro quadro della vicenda si potrà avere solo a chiusura della prevendita: infatti, in base a quanti biglietti verranno effettivamente venduti a Pisa verranno decise ulteriori misure e chiesti eventuali rinforzi per il cordone di sicurezza al Sinigaglia.

Tra le misure volute dal Viminale c’è anche l’incedibilità del biglietto, l’impiego – da parte del Como – di un elevato numero di steward e il rafforzamento delle attività di filtraggio e prefiltraggio del pubblico. Il punto della situazione verrà comunque fatto in un tavolo tecnico che si riunirà il giorno prima del match del campionato di serie B.

Sulla decisione di considerare la gara del Sinigaglia «a rischio» potrebbero aver pesato i fatti di un anno fa, quando alcuni pulmini di tifosi toscani, mentre lasciavano l’area a loro riservata dello stadio, si erano fermati cercando lo scontro con i tifosi comaschi che si trovavano in viale Rosselli. Un precedente che, vista la soglia di allerta alzata in seguito ai fatti con protagonisti gli ultras di Roma e Napoli in un’area di servizio di Arezzo, potrebbe aver portato alla decisione del Viminale ieri ratificata. Al vaglio c’è anche – ma questa decisione non spetterà alla nostra Questura – la sfida del prossimo turno tra Brescia e Como.

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