Como: sbandati e degrado
«Con questa giunta nulla è cambiato»

San Francesco, viale Varese, giardini a lago. I comaschi in coro: «Con la destra nessun passo avanti»

Bivacchi, degrado, senzatetto e migranti: per i comaschi negli ultimi anni, nonostante le promesse della nuova Amministrazione, non è cambiato niente.

Ieri mattina nella zona dell’ex chiesa di San Francesco un odore terribile saliva da una catasta di cartoni e di sacchi, lo stesso che allontana i clienti dal retro del mercato coperto, in via Sirtori.

Altri panni e altri cartoni sono stesi nel portico della basilica del Crocifisso, ci sono anche cataste di materassi e borsoni.

Ancora, c’è chi cerca riparo tra il Pirellino e via Torriani, chi lì vicino scambia per un bagno l’ingresso dei parcheggi interrati, chi usa le panchine di viale Varese come proprietà privata.

E i giardini a lago? Ormai le famiglie si tengono lontane da alcune aree.

«Dormono e fanno la pipì ai portici di San Francesco e in via Sirtori – racconta Mauro Reineri, titolare del banco “La via del sale” in via Mentana – c’è una puzza indecorosa. Noi qui dobbiamo lavorare e vendere frutta e verdura. La sera poi per chiudere e uscire facciamo il turno in due, le inservienti da sole hanno paura. C’è stato qualche episodio spiacevole, uno scippo. Chi ha vinto le elezioni doveva ripulire la città, ma non è cambiato niente».

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