Como: shopping di Natale e Balocchi
Ci aspettano 5 weekend di caos
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Navetta e cartelli non bastano. Ci dovremo rassegnare al collasso viabilistico L’assessore Butti boccia la proposta di un’area C: «Impossibile. Lavoriamo sui trasporti»

Tra amministratori che allargano le braccia e altri che provano a proporre di bloccare le auto fuori dalla convalle, l’unica cosa certa è che dovremo rassegnarci all’ennesimo Natale di caos. E come si fa per l’esodo estivo, anche per raggiungere Como ora scatta il bollino “nero”. E riguarderà i prossimo cinque fine settimana.

Intendiamoci, così tante persone che scelgono di venire in città non può che essere una buona notizia. Non fosse che lo scorso weekend ha dimostrato: primo, che gli automobilisti, potessero, per vedere il Broletto parlante parcheggerebbero la propria vettura in piazza Duomo; secondo, che non c’è strada della convalle (per non parlare della Napoleona o di via per Cernobbio o di via Bellinzona) che non si blocchi completamente; terzo, che inevitabilmente i livelli di smog salgono alle stelle.

Escluse contromisure per scongiurare il ripetersi delle scene di sabato e domenica scorsi, l’ultima frontiera del dibattito politico sul traffico cittadino ruota attorno alla proposta del consigliere Vittorio Nessi, di Svolta Civica, di istituire una sorta di area C - sul modello di Milano - esclusivamente per quelle giornata da bollino nero sul fronte del traffico. L’idea, in sostanza, è limitare la quantità di auto a cui consentire l’ingresso in città.

A parlare di impossibilità di chiudere la convalle al traffico e bloccare gli automobilisti nei parcheggi di cintura era stato - ancor prima della proposta di Nessi - l’assessore alla Mobilità Vincenzo Bella: «Pensare di filtrare gli accessi è complicato, anche perché Como non ha un sistema di tangenziali esterne che consentano di bypassare il centro».

Ieri è toccato a un altro assessore bocciare la proposta: «In questi ultimissimi giorni abbiamo letto ed ascoltato proposte ed idee tese a diminuire il traffico in convalle - ha spiegato Marco Butti, assessore al Commercio - Tra i vari suggerimenti spicca l’ipotesi di un’area C sul modello milanese. Bene le provocazioni e le suggestioni ma per calare simili idee è doveroso anche solamente analizzare la conformazione morfologica della nostra città. Occorre» piuttosto «lavorare sul sistema dei trasporti e per farlo il Comune non può essere il solo a spingere con i vari interlocutori (Ferrovie Nord, Navigazione, etc) ma deve essere supportato da un’azione sinergica di tutto il territorio».

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