Como, tante famiglie in crisi
Per i buoni spesa mille richieste

Erogati finora voucher per quasi 300mila euro. L’assessore Corengia: «Molto preoccupata per il futuro». E per 500 l’esenzione dalla tassa rifiuti

Chi ha perso il lavoro, chi ha visto sensibilmente calare gli incassi finendo in grave difficoltà economica. Sono tante le famiglie che a Como stanno bussando alla porta del Comune (in realtà si fa tutto on line) per chiedere i buoni spesa o altre agevolazioni.

Nel dettaglio sono più di mille (1.048 per la precisione) le domande arrivate a Palazzo Cernezzi e, di queste, quelle bocciate sono state 113. Quelle già accolte con i voucher già erogati 583 per un totale di quasi 300mila euro (279.580) sui 451mila euro messi a disposizione dal Governo.

L’allarme

Di quelle accolte finora 131 sono state presentate da famiglie composte da oltre cinque componenti (il 22,46%), 126 sono quelle “singole” (il 21,61%) e 88 quelle di famiglie con bambini con meno di 3 ani (pari al 15,09%). «Delle 352 rimanenti - spiega l’assessore ai Servizi Sociali Angela Corengia - più del 50% è già stato processato e le restanti saranno completate a brevissimo. Contiamo che, viste le richieste che riceviamo quotidianamente, entro fine mese si andrà ad esaurire la somma a disposizione. Chi ha i requisiti può ancora presentare domanda».

Vale la pena precisare che il bonus può essere richiesto solo da residenti o domiciliati a Como che hanno registrato perdite economiche rilevanti a causa del Covid e che non beneficiano di altre forme di assistenza (ad esempio naspi, cassa integrazione, reddito di cittadinanza) e che non abbiano disponibilità economiche superiori a 3mila euro. L’assessore non nasconde il timore per il prossimo futuro: «Non nascondo di essere preoccupata per i prossimi mesi perché le richieste sul sociale sono molte e in crescita e adesso per molti di coloro che non stanno lavorando ci sono in atto misure, come la cassa integrazione, che tamponano. Ci sono categorie come il turismo, gli stagionali che aspettano risposte». Il banco di prova arriverà tra un po’ di settimane: «Noi stiamo mettendo misure non definitive - conclude Corengia - e a fronte di queste situazioni emergenziali che stanno emergendo, quante poi si consolideranno? Questo è il tema».

L’agevolazione

Nel frattempo più di cinquecento comaschi (538 per essere precisi) hanno chiesto al Comune l’esenzione dal pagamento della tassa rifiuti a causa di problemi economici derivati dal Covid. La certificazione Isee per aver diritto alla misura di sostegno deve prevede un valore non superiore a 5mila euro. Il servizio di raccolta rifiuti, per legge, deve essere interamente coperto dalla Tari e quindi sarà il Comune a saldare la cifra relativa alle 538 abitazioni per un corrispettivo che supera i 92mila euro. L’agevolazione, che ha incluso anche aiuti per le utenze commerciali, è stata varata dal consiglio comunale: complessivamente Palazzo Cernezzi ha messo circa 1,7 milioni di euro sui 13 che costituiscono il costo del servizio.

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