Como: Ticosa, si può ripartire
«Adesso decida la città»

La svolta Votato in consiglio l’addio alla società Multi - Il sindaco: «Una scelta in continuità con la giunta Lucini. Parcheggio nel 2019, sul futuro dell’area ascolterò tutti»

Undici anni dopo l’abbattimento e dodici dopo l’acquisto dell’area Ticosa, il Comune di Como e la multinazionale italo olandese Multi si dicono addio. Il consiglio comunale, dopo il caos di giovedì scorso, ha approvato nella tarda serata di lunedì la delibera portata dall’assessore all’Urbanistica Marco Butti che prelude a un accordo tra le parti sulla rinuncia ai contenziosi legali (con annessi rischi di risarcimenti milionari) e che porta nelle casse di Palazzo Cernezzi 450mila euro. Ad approvare l’accordo 18 consiglieri (la maggioranza, a cui si è aggiunto Bruno Magatti di Civitas) su 22. Contrari i quattro esponenti della lista Rapinese, fuori dall’aula Pd e Svolta Civica.

Dopo il voto guarda avanti il sindaco Mario Landriscina, che promette di riaprire il parcheggio entro l’anno prossimo e contestualmente di coinvolgere l’intera città per decidere il futuro a lungo termine dell’ area. «È una cosa che la città aspettava da anni. No a trionfalismi poiché noi abbiamo dato continuità a quanto avviato dalla precedente amministrazione, migliorando la loro proposta, ma posso dire che stiamo già lavorando su due fronti. Il primo è la possibile messa a valore immediata dell’area. Le soluzioni tecniche sono già quasi pronte e ci stiamo lavorando con Csu. Il secondo aspetto è quello ecologico ambientale che risolveremo con tutti gli enti coinvolti». Tempi? Il sindaco chiarisce che «adesso si dovranno perfezionare i documenti, poi come ho detto la bonifica. L’obiettivo è quello di avere il parcheggio operativo per l’anno prossimo. Questo rientra in una filosofia unica che stiamo portando avanti sui parcheggi».

Il primo cittadino non rinuncia alle stoccate verso l’opposizione: «Ho molto apprezzato il coraggio di Magatti di votare mettendo al primo posto la città, mentre non ho compreso la decisione di chi si è sfilato visto che noi abbiamo portato avanti quanto avviato dall’amministrazione precedente. Mi aspettavo che su una questione come la Ticosa, che la città chiede da anni, si potesse portare a casa un risultato tutti insieme. Chi si è opposto o si è sfilato ne renderà conto ai suoi elettori». L’assessore Butti, che ha scelto il basso profilo ha parlato di «passaggio fondamentale per la città».

Ha scelto di uscire dall’aula il Pd e il capogruppo Stefano Fanetti ha accusato la maggioranza. «Avete trasformato un tema importante - ha detto - in uno spettacolo da circo usando un metodo incredibile: improvvisazione assurda frutto di programmazione catastrofica».

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