Comune, un altro assessore verso l’addio
Rossotti separata in casa tra liti e tensioni

L’imprenditrice piemontese si è progressivamente isolata e in Comune non si vede più. All’origine dello scontro la tappa comasca del Giro d’Italia c

La porta del suo ufficio, al piano terra dell’edificio comunale affacciato su viale Lecco è chiusa e le luci sono spente. Da diversi giorni ormai. Sembra arrivata ai titoli di coda la storia tra Simona Rossotti, imprenditrice piemontese scelta a sorpresa dal sindaco Mario Landriscina due anni fa come assessore della sua giunta. Un tecnico, anche se in più occasioni era stata sottolineata la sua vicinanza a Forza Italia (partito che ha lasciato l’esecutivo Landriscina nel novembre scorso). Inizialmente le erano state affidate le deleghe ad Ambiente, Turismo e Grandi eventi, un anno dopo il sindaco le tolse la prima e le affidò anche la Cultura.

Fin da subito Rossotti si è fatta notare per la sua attività sui social (rispondeva personalmente a tutte le richieste dei cittadini), ma anche per la sua iperattività (sopralluoghi, incontri a raffica). Spesso sui giornali con le sue proposte e annunci, nel primo anno si è attivata sul problema dei rifiuti in centro con vista spazzatura attuando una modifica delle modalità di ritiro e ha trasformato la tradizionale fiera di Sant’Abbondio in una kermesse più moderna con tanti animali sotto le mura che hanno decretato un ottimo successo di pubblico.

Contemporaneamente, però, i suoi rapporti all’interno dell’esecutivo - principalmente con il sindaco e con l’assessore a Personale e Sicurezza Elena Negretti - sono andati deteriorandosi, come lei stessa ha confidato a più di una persona. Prima l’addio quasi totale ai social (Facebook su tutti), dove postava tutte le attività che faceva sia per il Comune sia per il suo lavoro di imprenditrice e consulente e poi un isolamento sempre più vistoso anche all’interno dell’esecutivo. Separata in casa, insomma. All’origine degli scontri va ricercata la decisione (annunciata su Facebook da Rossotti, ma a quanto sembra, senza aver prima consultato il sindaco) di portare a Como una tappa del Giro d’Italia. Modalità per nulla condivisa dal primo cittadino, ma nemmeno da altri componenti della giunta. Da lì le cose sono andate precipitando con Rossotti che a più di una persona a Palazzo Cernezzi e non solo ha confidato di essere stanca e di essere pronta a fare un passo indietro. Prima sembrava volesse aspettare il Giro d’Italia, ma l’addio potrebbe in realtà avvenire anche prima.

Quello che sembra ormai certo è il saluto anticipato all’amministrazione Landriscina. Troppi i motivi di scontro secondo Rossotti (dai pochi fondi a disposizione a ingerenze e contestazioni su sue iniziative, non ultima quella sulla possibile mostra a Villa Olmo sulle antiche monete romane ritrovate in via Diaz) che anche in consiglio comunale resta seduta in disparte. Non si è nemmeno più presentata alle riunioni preparatorie al Giro d’Italia (all’ultima, di martedì, hanno partecipato solo Marco Galli con delega allo Sport e Vincenzo Bella per la Viabilità). Oggi in giunta dovrebbe esserci, ma potrebbe essere una delle ultime volte. Impossibile ieri contattarla direttamente, c’è chi a Palazzo Cernezzi assicura che abbia già iniziato il giro dei saluti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA