Confesercenti sul prezzo della benzina
«A Como speculazioni delle compagnie»

L’intervento«Impongono ai gestori di controllare i prezzi e di adeguarsi ai vicini». Prezzo alto perché mancano pompe bianche. L’appello per mantenere la carta sconto

Carburanti troppo cari a Como, ma per i gestori dei distributori non vi è alcun nesso con la carta sconto, che anzi deve essere mantenuta, a tutto vantaggio delle casse erariali, dei consumatori e degli stessi gestori, che senza di essa rischierebbero l’estinzione.

La colpa dei prezzi alti proprio a ridosso del confine, dove scatta lo sconto di fascia A (23 centesimi per un litro di benzina, 8 centesimi per il gasolio), va piuttosto ricercata nelle compagnie petrolifere.

Lo dice senza troppi giri di parole Flavio Fertonani, di Lurate Caccivio, presidente regionale di Confesercenti Faib (Federazione autonoma italiana benzinai), il sindacato di categoria: «Le compagnie gestiscono in completa autonomia il prezzo di vendita del carburante, togliendo al gestore di fatto ogni potere decisionale. Adeguano i loro prezzi a quelli di vendita dell’area di mercato attraverso rilevazioni quotidiane, affidate agli stessi gestori, per il tramite di un software dedicato».

Tutto questo per onorare formalmente il divieto di fare cartello, imposto dall’antitrust, e quindi evitare di incorrere nei rigori della legge. «Le compagnie rispettano la lettera di non operare azioni di controllo dei prezzi di vendita dei carburanti, ma invitano i gestori degli impianti a farlo» dice ancora Fertonani. Un modo insomma per spostare il problema a valle.

Di fatto il risultato è identico: i prezzi si adeguano, e variano all’interno della zona di mercato di pochi millesimi da un esercizio all’altro. «Con la legge 32/98 il prezzo finale è determinato dal gestore, ma in verità con il sistema delle rilevazioni si può dire che le compagnie hanno ripreso il controllo» conclude Fertonani.

Per Como l’assenza di cosiddette “pompe bianche” e di quelle collegate alla Gdo, che tradizionalmente tengono i prezzi bassi, ha l’effetto di allinearli verso l’alto. Basta andare verso il Canturino, dove è presente la pompa della Coop, che già il risparmio sul pieno diventa rilevante. Fertonani lancia anche un appello per il mantenimento della carta sconto nelle aree di confine lombarde, messa in dubbio dalla cancellazione della copertura di bilancio nella legge finanziaria. In definitiva, fa notare, si tradurrebbe in un enorme danno per le casse dell’erario, che incassano le accise sul carburante.

Stesso argomento è stato affrontato mercoledì sera da Confcommercio, con una riunione dei gestori associati, alla presenza di Daniela Maroni, consigliere regionale e presidente provinciale dei benzinai comaschi.

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