Corsa ai nuovi seggiolini anti abbandono
Ressa nei negozi e scorte subito esaurite

Da 35 euro per un sensore anti abbandono ai 500 per i “sedili” già attrezzati con i sistemi di allarme - Chi non lo acquista rischia sanzioni e punti patente

Sold out di seggiolini auto antiabbandono nei negozi di Como e provincia.

È entrata ufficialmente in vigore ieri la legge 117/2018, che come noto ha introdotto l’obbligo di montare sulle auto dispositivi di allarme o seggiolini che ne siano già dotati per prevenire l’abbandono dei bimbi a bordo. Si tratta dei cosiddetti: “sistemi antiabbandono”.

Sono stati giorni intensi quelli per i negozi di articoli per bambini presenti sul territorio, che si sono ritrovati a dover soddisfare le richieste di diversi genitori, nonni e accompagnatori alla ricerca di sistemi compatibili con la nuova legge. «Abbiamo fatto subito “sold out” prima ancora dell’entrata in vigore della normativa – fanno sapere diverse commesse di negozi dell’infanzia di Como –. Negli ultimi dieci giorni abbiamo registrato un boom di richieste, tanto che abbiamo esaurito le scorte in magazzino. Abbiamo già una lista di prenotazioni per l’arrivo dei nuovi dispositivi nei prossimi giorni».

In generale sembra si tratti di una legge “buona” e condivisa, intesa come un modo per tutelare i minori ed evitare future ulteriori tragedie. Inoltre, per agevolare l’acquisto dei dispositivi, nel decreto legge fisco è stato istituito un fondo per un incentivo di 30 euro per ciascun dispositivo acquistato. Il costo dei sensori varia dai 35 ai 70 euro, mentre per i seggiolini con il dispositivo già incorporato i prezzi aumentano e cambiano in base al brand e alla grandezza: si va dai 100 ai 500 euro. La corsa all’acquisto ha coinvolto tante mamme e papà, secondo i negozianti «molto informati sull’argomento. Conoscono bene la legge, i requisiti e le sanzioni. Sono preparatissimi, anche nonni e zii. Probabilmente è questo il motivo per cui c’è stata una simile mobilitazione: la domanda maggiore ricade sul sensore da incorporare piuttosto che sul seggiolino completamente nuovo con il dispositivo già in dotazione».

Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti è molto chiaro sul regolamento relativo all’art.172 del nuovo Codice della strada il quale prevede che tutti i dispositivi «dovranno attivarsi automaticamente e dovranno essere dotati di un allarme in grado di avvisare il conducente della presenza del bambino nel veicolo attraverso appositi segnali visivi e acustici o visivi e aptici, percepibili all’interno o all’esterno del veicolo (potranno essere dotati anche di un sistema di comunicazione automatico per l’invio di messaggi o chiamate)».

Inoltre, il decreto del Ministero dei Trasporti ha stabilito anche le caratteristiche tecniche di questi sensori che potranno essere «integrati all’origine nel seggiolino, oppure una dotazione di base o un accessorio del veicolo, ricompreso nel fascicolo di omologazione dello stesso oppure un sistema indipendente dal seggiolino e dal veicolo».

E per chi non si adegua? Le multe sono salate. Difatti, chiunque trasporti in auto uno o più bambini di età inferiore ai 4 anni senza sistemi antiabbandono rischia una sanzione amministrativa variabile tra 81 e 326 euro, la decurtazione di 5 punti dalla patente e, in caso di recidiva nei due anni successivi, il rischio di sospensione della patente di guida da 15 giorni a due mesi.

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