Covid, decine i sanitari contagiati negli ospedali comaschi. Allarme anche nelle case di riposo

La pandemia Personale decimato all’Asst Lariana, costretta a riorganizzare tutti i servizi. I sindacati: «Con le ferie in corso è sufficiente un’assenza per far saltare tutti i turni»

Oltre 50 infermieri e operatori socio sanitari dell’Asst Lariana positivi. Il comparto è messo di nuovo in difficoltà dalle infezioni per giunta in periodo di ferie. Nell’ultima ondata estiva, anche se spesso con pochi sintomi, molti sanitari hanno ricevuto l’esito positivo di un tampone, con la necessità di isolarsi. Sono circa 750 le infezioni tracciate negli ultimi due mesi tra gli operatori della sanità comasca.

Senza contare medici e specialisti nell’Asst Lariana solo tra gli infermieri e gli oss, gli operatori socio sanitari, ci sono una cinquantina di dipendenti infetti. L’ex azienda ospedaliera, attualmente impegnata nella lotta al Covid e nella campagna vaccinale, ha già rimodulato alcuni servizi e reparti nei presidi della provincia.

Aspettando il concorso

«C’è una criticità legata ai positivi e alle ferie – dice Alessandro Micello, coordinatore sindacale dell’Asst Lariana – per un settore che come noto fatica a trovare nuovi professionisti. C’è grande bisogno di infermieri e operatori socio sanitari in tutta la provincia». L’Asst Lariana ha aperto un concorso per assumere infermieri, le prove si terranno in agosto e per ora hanno presentato domanda in 300. Nella speranza di trovare nuove preziose risorse. Al Valduce i professionisti sanitari positivi sono una decina.

«Il problema investe anche le case di riposo – spiega Alessandra Ghirotti, segretaria della Funzione pubblica della Cgil di Como – con le ferie in corso basta un positivo in una Rsa per far saltare tutti i turni. La carenza riguarda sia gli infermieri che gli operatori socio sanitari. Non si riesce ad assumere nuovi professionisti. Ci sono strutture che non possono accogliere nuovi ospiti perché non hanno a disposizione un numero sufficiente di addetti».

Ricoveri in aumento, anche il Valduce costretto a riaprire un reparto Covid

Tutto ciò mentre l’ondata estiva continua ad avanzare. La progressione dei contagi si sta un po’ raffreddando rispetto alla settimana scorsa nella nostra provincia, ma la circolazione del virus resta molto importante. In compenso purtroppo i ricoveri stanno aumentando, come anche i decessi. Ieri a Como sono stati tracciati altri 753 casi, con un tasso di positività al 25,3% in Lombardia. I pazienti ricoverati nell’area medica della rete ospedaliera lombarda sono saliti ieri di altre 49 unità, sono raddoppiati rispetto a fine giugno. Al Sant’Anna i pazienti sono 35, ma altri sono presenti con sintomi assenti o lievi negli altri presidi senza contare gli accessi in Pronto soccorso. Il Valduce ha di fatto riaperto per l’ennesima volta un piccolo reparto, con otto positivi isolati, la stessa cosa accade ad Erba. Infine i decessi comunicati ieri a livello regionale sono stati 29, con un balzo in avanti, due morti interessano il territorio della provincia di Como. Nel panorama nazionale comunque l’ondata estiva sembra essere ormai vicina al raggiungimento del picco. I casi non salgono più velocemente come successo nella precedente settimana. Certo i positivi aumentano ancora. Non aiutano i viaggi internazionali e le vacanze senza alcun tipo di restrizione. Le farmacie segnalano una grande richiesta di tamponi, anche fai da te, spesso fatti a casa e non dichiarati.

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