«Da leghista vi dico
il vescovo ha ragione»

L’assessore Caldara sull’omelia di Cantoni: «Io cattolico praticante voto Lega. Incompatibile? Affatto». Il segretario provinciale lumbard lo aveva invece attaccato: «Pensi alla religione e faccia un po’ meno politica»

Assessore al Bilancio di Palazzo Cernezzi, cattolico praticante e leghista. Adriano Caldara spiega, dal suo profilo Facebook perché «monsignor Cantoni ha ragione» e perché votare Lega ed essere cattolico praticante non è per nulla incompatibile. Secondo Caldara è, anzi, la scelta giusta da fare. Parole, le sue, che aprono un dibattito interno anche al mondo cattolico.

«Monsignor Cantoni ha ragione - scrive - solo che dovete leggerlo tutto». E cita, oltre alle frasi sul non voto che è un «peccato di omissione» e sul populismo («non deve essere il partito dei rinunciatari a prevalere, e nemmeno i leaders populisti possono assumere le responsabilità di governo sfruttando le rabbie e le paure della gente»), quella successiva in cui Cantoni durante l’omelia del Te Deum in Duomo ha detto: «Ciascuno in coscienza si orienti verso quei candidati che presentino programmi che facilitino il bene possibile, che tutelino la dignità e il rispetto della vita, che facilitino solidarietà e non si limitino a promesse aleatorie». Per poi concludere dicendo senza giri di parole: «Quindi...sono cristiano, voto Lega». Una posizione ben diversa da quella del segretario provinciale del Carroccio Fabrizio Turba che, invece, aveva lanciato un attacco frontale a monsignor Cantoni dicendo: «Il vescovo di Como - le sue parole - dovrebbe pensare di più alle anime e alle religione e un po’ meno a fare il politico perché i risultati sono visibili a tutti. Siamo in recessione e quindi vuol dire che le ricette attuate dal Pd non hanno funzionato».

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