Dall’Argentina incassa l’assegno Inps
La Finanza gli sequestra 62mila euro

L’emigrato di Stazzona di 95 anni ha tenuto la residenza in paese pur essendo in Sudamerica dal 2013

“La distanza atlantica” cantata da Ivano Fossati (nella sua canzone Italiani d’Argentina) dev’essere sembrata tale anche alla Guardia di finanza. Che di fronte all’assegno sociale incassato per anni da un “italiano d’Argentina” ha aperto un’indagine sfociata - nelle scorse settimane - in un sequestro per oltre 62mila euro con l’accusa di indebita percezione di erogazioni ai danni dello Stato.

Le fiamme gialle della compagnia di Menaggio hanno eseguito il sequestro preventivo ordinato dal giudice delle indagini preliminari di Como a carico di un pensionato originario di Stazzona, che nel piccolo Comune sopra Dongo ha vissuto fino a nove anni fa.

I finanzieri, nell’ambito dei controlli sui contributi garantiti dall’Inps ai cittadini beneficiari dell’assegno sociale, nei mesi scorsi sono incappati nel nominativo dell’uomo - che ha compiuto 95 anni proprio nella giornata di San Silvestro - accertando che il pensionato ormai da tempo non si trovava più residente in provincia di Como, ma si era trasferito oltre oceano, in Argentina per la precisione.

Anni fa l’uomo aveva legittimamente presentato richiesta - regolarmente accolta da parte dell’Inps - di poter incassare l’assegno sociale previsto per motivi di reddito. Peccato che qualche tempo dopo, e per la precisione nell’ormai lontano 2013, il pensionato di Stazzona abbia deciso di trasferirsi a vivere in Argentina. E così ha fatto, tant’è vero che è iscritto regolarmente nei registri dell’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (l’Aire) da ormai nove anni.

Ora, la norma sull’assegno sociale prevede che lo stesso possa essere incassato dal beneficiario solo se lo stesso risiede effettivamente in Italia. Non solo, ma prevede anche che colui che l’ha ottenuto sia obbligato a comunicare all’Inps l’eventuale trasferimento anagrafico all’estero e lo debba fare entro un mese al massimo dall’espatrio.

Ancorché iscritto all’Aire, il pensionato risulta invece tuttora residente a Stazzona ma i finanzieri di Menaggio sono certi: dal 2013 vivrebbe stabilmente oltre oceano. Da qui la decisione della Procura di chiedere il sequestro preventivo della somma complessiva dell’assegno sociale incassata a partire dall’espatrio fino allo scorso dicembre, stipata in poco più di 62mila euro.

Nelle scorse settimane il giudice ha così ordinato il sequestro eseguito dalla Guardia di finanza, che accusa l’uomo di indebita erogazione di contributo statale.
(P.Mor.)

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