Due treni all’ora per Como
ma si pagherà di più
I pendolari: «Rischio caos»

Occhi al cambio di orario: un convoglio Tilo è stato trasformato in un ben più caro Eurocity

Raddoppiano i treni da Milano. Ma uno di questi sarà un ben più caro Eurocity. Pendolari comaschi, occhio al cambio orario. Dalla Svizzera arriva notizia che il 9 giugno entrerà in vigore una piccola rivoluzione su rotaia per chi viaggia lungo la tratta Milano-Chiasso.

Questa volta a far scattare l’allerta è una doppia novità con, tra le righe, un’anomalia non di poco conto. A far chiarezza in quello che accadrà è Ettore Maroni, portavoce di un gruppo di pendolari, che ogni giorno fanno gioco di squadra per “sopravvivere” alla dura legge della mobilità su ferro.

«Come sempre le comunicazioni arrivano da oltre frontiera - inizia Maroni, tirando la frecciata a Regione Lombardia - Dal 9 giugno sulla nostra tratta, nel pomeriggio, ci saranno due treni all’ora, a partire dalle 17, ovvero negli orari di punta. Ma non è sempre detto che l’aumento di convogli dia nei fatti un beneficio a chi si sposta su rotaia, sia in termini di puntualità, che in termini di costi degli abbonamenti. Anzi, noi temiamo proprio il contrario: un deficit di qualità nel servizio».

Ma andiamo con ordine. Attualmente chi prende il treno a Milano, il diretto per la stazione San Giovanni arriva in città in 37 minuti, come da tabella oraria, quasi mai rispettata.

I Tilo seguono una cadenza precisa: partono dal capoluogo meneghino al decimo minuto di ogni ora. «Con il cambio orario alcuni di essi non scompariranno - continua Maroni - ma saranno trasformati in eurocity. In questo modo chi vorrà continuare a viaggiare in quelle partenze non solo dovrà pagare di più, visto la diversa tipologia e classe del convoglio, ma, stranezza nelle stranezze, impiegherà anche più tempo di prima per raggiungere Como».

L’alternativa è quella di usufruire del secondo treno da Milano diretto a Como all’interno della stessa ora, ma che sarà in partenza ai minuti 25 o 28. Su questi si potrà continuare a salire con abbonamento ordinario, ma nei fatti scombussolando gli orari familiari e lavorativi.

«Stilare un cambio orario è sempre difficile - precisa Maroni - soprattutto sulla nostra tratta dove entrano in campo più gestori del servizio. Ma questa volta la Svizzera è riuscita a imporre sul fronte italiano le proprie esigenze. Per ora Regione Lombardia non ha ancora comunicato nulla di tutto ciò alla sua clientela, speriamo lo faccia al più presto».

A monte di questo cambio di scenario, dalla Svizzera comunicano che è legato all’avvio dell’importante cantiere sulla sponda orientale del Lago di Zugo, dove la linea ferroviaria tra Zugo Oberwil e Arth-Goldau resterà chiusa per un anno e mezzo.

Da qui tutti i treni tra Milano Centrale e Zurigo sull’asse del Gottardo saranno deviati su un percorso alternativo (via Rothkreuz). A cascata a incassare il disagio sarà anche il lato italiano della tratta Milano-Chiasso, perché questa modifica richiederà di conseguenza un adattamento dell’orario di partenza dei Tilo da Milano.

«È molto positivo che il numero delle corse sarà aumentato, ma ci preoccupa le tenuta delle linea -sottolinea Maroni - Due treni all’ora significheranno maggior intasamento, i convogli non riescono a rispettare già oggi i tempi di percorrenza. Da quasi due anni consecutivi infatti noi pendolari riceviamo il bonus per i ritardi. Chiediamo che Regione Lombardia monitori la situazione tempistiche e assicuri a tutti di salire sui treni, con maggiorazioni, nel caso, contenute».

© RIPRODUZIONE RISERVATA