È morto l’ippocastano
Simbolo di un’epoca,
dovrà essere abbattuto

Verifiche anche dal ministero dell’Agricoltura. «Processo di deperimento ìrreversibile, sì alla rimozione». L’assessore: «Dispiaciuto, non si può fare nulla»

Como

comaschi dovranno dire addio allo storico ippocastano, l’albero alto 14 metri che si trova da generazioni dove c’è il parcheggio che ne ha preso il nome. L’albero rappresenta, nella storia della città, il simbolo di un’epoca, quella tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta con l’affermarzione più solida dei movimenti ecologisti che proprio per difendere la pianta condussero una battaglia serrata. Si ebbe poi un replay, con esiti diversi, per l’abbattimento del cedro di fronte al Sociale che, a differenza dell’ippocastano, venne tagliato.

Oggi, però, la storia della pianta, che secondo gli esperti ha circa 200 anni (negli anni delle proteste si ipotizzava addirittura il doppio) è arrivata alla sua pagina più triste: ad eccezione di un solo ramo, è completamente morta. È da tempo sotto stretta osservazione sia da parte degli uffici di Palazzo Cernezzi che dagli esperti del ministero delle Politiche agricole e forestali.

. L’assessore ai Parchi e giardini Marco Galli fa capire che strada è segnata: «Il taglio di una pianta non è mai una cosa bella, ma non è recuperabile e con gli uffici stiamo decidendo le modalità per procedere all’abbattimento. Per prima cosa sarà delimitata da transenne perché la zona è pericolosa».

Galli aggiunge: «Mi spiace tantissimo, parliamo di una pianta storica per la città. Moralmente ai tempi avevo difeso la conservazione dell’Ippocastano. Tra l’altro io sono nato e cresciuto con quella pianta, me la ricordo da sempre. C’è un solo ramo verde, ho chiesto se si potesse fare qualcosa, ma gli esperti dicono che la pianta è morta. Questa è, purtroppo, la sola certezza. E non ».

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