Emergenza migranti
Niente caserma
Resta solo Sant’Abbondio

Depennata dalla lista dei possibili luoghi dove collocare i container per ospitare circa 300 migranti anche l’area ex Stecav in tangenziale

Collocazione ideale in quanto vicina alla stazione, ma troppo piccola per i moduli prefabbricati che verranno noleggiati dalla prefettura su indicazione del Governo. Sarebbe idoneo il capannone, sempre all’ex Stecav, ma è occupato da Croce Rossa e Banco Alimentare e richiederebbe comunque alcuni lavori per poter essere utilizzato.

La strada più concreta, sulla quale comunque non ci sono conferme ufficiali né dal Comune né da via Volta, è a questo punto l’area vicino a Sant’Abbondio, già utilizzata come zona per accogliere i senzatetto. Anche se non si possono escludere altre soluzioni, al momento però non ancora emerse.

«Stiamo valutando tutte le aree, i luoghi e le possibilità - dice il prefetto Bruno Corda - e la prossima settimana comunicheremo la decisione presa e daremo tutte le spiegazioni necessarie». Lo stesso rappresentante del Governo aveva chiarito nei giorni scorsi che l’obiettivo è quello di «essere operativi molto prima della stagione autunnale, prima della metà di settembre» in base «ai tempi di fornitura dei moduli abitativi, che saranno noleggiati secondo le procedure di legge». Nelle strutture ci sarà spazio per ospitare temporaneamente 300 migranti.

Nel frattempo il prefetto risponde anche sull’ipotesi di utilizzare la caserma De Cristoforis per l’accoglienza degli stranieri accampati da oltre un mese nei giardini della stazione San Giovanni, seguendo quanto si sta facendo a Milano che aprirà nell’arco di due mesi la struttura di Montello.

«Si tratta di una soluzione che abbiamo valutato con grande attenzione - chiarisce Corda - e l’ipotesi della caserma è stata la prima a essere presa in considerazione, non è stata sottovalutata. Si tratta di un’idea che a me era già venuta a suo tempo due anni e mezzo fa, quando iniziò il problema degli arrivi. Per quanto riguarda le esigenze che abbiamo in questo momento, innanzitutto di urgenza, non è una strada praticabile e spiegheremo poi i motivi di questa decisione». I problemi, a parte la distanza maggiore dalla stazione, sarebbero innanzitutto di natura strutturale, ma almeno per il momento l’ipotesi è stata accantonata. Bocciato, come già emerso negli ultimi giorni, anche il possibile utilizzo dell’area dell’ex scalo merci

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