Giardini a lago, cambia il progetto
Via i campi sportivi e meno acqua

Como: in città i tecnici che hanno vinto il concorso, il Comune indica una serie di modifiche. Galli: «Una sola vasca e maxi area giochi». Solo tra un anno l’avvio dei lavori da 1,5 milioni

Si dirada la nebbia che, per mesi, ha avvolto il progetto di riqualificazione dei giardini a lago.

Il percorso era stato avviato dalla precedente giunta ed è rimasto in sospeso con l’avvento dell’Amministrazione guidata da Mario Landriscina. Qualcuno avrebbe voluto abbandonare il piano selezionato da una commissione tecnica dopo un apposito concorso, altri hanno espresso perplessità su alcuni contenuti, e così l’iter ha subito un rallentamento. Ieri pomeriggio, complice una tavola rotonda organizzata in biblioteca per illustrare il progetto vincitore (presenti i professionisti che l’hanno curato, i presidenti degli Ordini di architetti e ingegneri, i membri della commissione, i dirigenti comunali), l’assessore Marco Galli - delega Parchi e giardini - ha fatto chiarezza sulle intenzioni del Comune e sui prossimi passi. «Abbiamo incontrato i tecnici del gruppo che ha vinto il concorso illustrando le modifiche da apportare, decise in giunta - spiega Galli - Come previsto dalla gara, saranno loro a occuparsi anche del progetto definitivo ed esecutivo, sulla base delle nostre indicazioni».

I cambiamenti non sono di poco conto: rispetto al progetto iniziale, spariscono tre delle quattro vasche immaginate al centro dei giardini mentre si introduce una fontana verso il lago, si eliminano anche i campi sportivi e si riducono i percorsi pedonali a vantaggio del verde. Restano invece le “pensiline” e verrà ampliata l’area con i giochi per bambini e ragazzi.

Previsto anche uno spazio dedicato agli amanti dello skateboard. Infine, verrà rifatto l’impianto di illuminazione.

Certo, la tabella di marcia non è stata rispettata ma ora Galli conta che si possa procedere senza tentennamenti: «I prossimi passaggi sono la predisposizione del progetto preliminare, definitivo ed esecutivo, dovranno ottenere il via libera di tutti gli enti a partire dalla Soprintendenza. Poi ci sarà la gara d’appalto per affidare i lavori».

Si tratta di un intervento da un milione e mezzo di euro (380mila euro arrivati dalla Regione, le altre risorse sono del Comune) e i cantieri difficilmente partiranno prima di un anno: «Penso che si inizierà nella primavera del 2019. Naturalmente faremo in modo di limitare i disagi, si lavorerò per zone in modo che il parco resti in gran parte fruibile»

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