Gli uffici pubblici alla De Cristoforis: pronta la gara per il progetto

La svolta L’ex caserma ospiterà le sedi di diversi enti tra i quali Prefettura, Agenzia delle entrate e Archivio. Il Demanio investe 37 milioni, apertura a fine 2026

Cittadella degli uffici pubblici alla caserma De Cristoforis, pubblicata la gara per la progettazione. L’Agenzia del Demanio ha avviato ufficialmente la procedura: chi si aggiudicherà il bando (da 5 milioni e 474mila euro) avrà poi sei mesi di tempo per sviluppare il progetto.

Nella enorme struttura militare, grande 25mila metri quadrati, per una spesa complessiva pari a circa 37 milioni di euro, l’Agenzia del Demanio punta a riunire vari servizi oggi sparsi in città. Proprio con l’obiettivo di razionalizzare gli immobili pubblici, a giugno del 2022 il ministero della Difesa aveva formalmente ceduto l’ex caserma al Demanio.

Verranno trasferiti i servizi della riscossione di Erba e Cantù

Nel bando si legge che nel complesso verrà trasferita innanzitutto la Prefettura, gli uffici verranno collocati nel corpo centrale che guarda verso piazzale Montesanto. L’Agenzia delle Entrate (sia la sede di via Cavallotti che gli uffici di via Italia Libera) avrà invece sede nella palazzina opposta, quella antistante il campo da calcio. Verranno trasferiti anche i servizi della riscossione oggi presenti a Erba e a Cantù, mai menzionati prima d’ora. Accanto troverà posto la Commissione tributaria provinciale, così come la Direzione del lavoro, l’Ufficio per l’esecuzione penale esterna (Uepe), e l’Archivio di Stato (oggi è in via Briantea).

La cittadella degli uffici pubblici sarà attenta ai temi ambientali ed energetici, sarà dotata di un impianto fotovoltaico. Al centro il grande cortile interno verrà restituito alla città, con spazi verdi fruibili da tutti.

Non è invece oggetto del bando l’edificio sul lato di via Col di Lana. Rimane nelle disponibilità del ministero della Difesa per ospitare le attuali attività ancora presenti nella caserma, quindi il centro documentale. Poi, in futuro, gli uffici verranno spostati in un’ex caserma in provincia di Torino e si libereranno dunque altri metri quadrati, utili magari ad accogliere altri servizi.

La prima consisterà in una indagine sullo stato dell’arte

Nel nuovo polo lavoreranno almeno 398 funzionari, di cui 220 dell’Agenzia delle Entrate, 71 della Prefettura, 53 della Direzione territoriale del lavoro e 28 dell’Ufficio penale, minori le presenze legate agli altri enti. Con così tanti amministrativi ai progettisti è richiesto un approfondimento sull’impatto viabilistico su tutto il quartiere di Como Borghi. Anche, e non solo, in tema di parcheggi.

Comunque la prima fase operativa per i progettisti consisterà in una indagine sullo stato dell’arte, analizzeranno le condizioni in cui versa la caserma.

Questa maxi operazione si tradurrà in minori spese d’affitto per le casse pubbliche. Oggi per l’affitto la Prefettura paga 370mila euro, l’Agenzia delle Entrate cittadina 419mila euro, con le sedi provinciali si arriva a più di un milione, solo per fare due esempi. La riorganizzazione del “Polo delle amministrazioni statali” consentirà in totale un risparmio di circa due milioni di euro l’anno. Senza contare i tanti edifici a disposizione per nuovi utilizzi, anche in centro città.

Il termine per partecipare al bando è fissato per il 12 giugno, l’apertura delle buste il 14, poi ci sono 30 giorni per la presentazione di eventuali ricorsi.

Quindi la progettazione dovrebbe concludersi all’inizio del 2024. Con un leggero slittamento rispetto al primo cronoprogramma annunciato.

La gara per i lavori scatterà nei primi mesi del 2024, con i cantieri in partenza nel secondo semestre. Si immagina di aprire le porte della cittadella amministrativa entro la fine del 2026.

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