Guzzetti: «Salviamo il Politecnico»

Il presidente della Fondazione Cariplo: «La città deve fare di più per trattenere l’università» «Il progetto Campus? Ormai è andato ma i comaschi possono cercare altre risorse, puntare su altre idee»

Da quando il progetto del campus universitario al San Martino è fallito, tra il Politecnico e la città è in corso una lenta separazione, un lunga telenovela fatta di piccoli e grandi addii. L’ateneo ha trasferito ormai tutti i corsi di laurea a Milano.

«Non so come finirà questa storia - commenta Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo - So che la città deve fare di tutto per trattenere l’università sul territorio. È una questione principalmente materiale, ora bisogna capire cosa vuole e può fare il Politecnico per mantenere il Polo di Como e quale sforzo economico serve per sostenerlo. Di contro gli enti, le associazioni e le istituzioni comasche devono dire se hanno un reale interesse e se sono disposti a dare una risposta affermativa». «Certo, bisogna mettere in campo tutte le condizioni utili affinché il Politecnico resti a Como dice ancora Guzzetti - un grande ateneo non può rimanere sui territori perché ispirato da una qualche simpatia, ci sono ragioni concrete alle spalle. La città deve investire, questo è un tema troppo importante: l’università significa giovani, sviluppo e futuro. L’interesse però è reciproco, per il Politecnico infatti Como rappresenta un luogo di pregio a livello turistico e culturale, un centro nel quale si vive bene, che è attrattivo per la ricerca internazionale».

La dimostrazione esistente che il connubio tra il Politecnico e Como può funzionare, secondo Guzzetti si chiama ComoNext, il parco tecnologico che in sinergia con le aziende, grazie ai finanziamenti di Fondazione Cariplo, sta facendo nascere a Lomazzo promettenti start-up e piccole imprese proiettate nel nuovo millennio.

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