I gioielli del Duomo, nasce il museo

Otto sale per 500 metri quadrati nei locali di via Maestri Comacini: l’apertura è prevista a inizio 2020. Il pezzo più pregiato è l’Urna Volpi risalente al Cinquecento, ma saranno esposti anche dipinti e oggetti religiosi

Il museo del Duomo prende forma: otto sale per un totale di 500 metri quadrati verranno esposti gli oggetti della basilica cattedrale e delle chiese lombarde e ticinesi. E l’apertura scatterà tra un anno.

La perla più preziosa è l’urna Volpi, dono cinquecentesco del vescovo alla città. Sono a buon punto i cantieri per aprire i battenti del museo del Duomo, gli spazi sono quelli ricavati dai vecchi uffici amministrativi della diocesi in via Maestri Comacini. Da tempo la sede episcopale, i canonici e le confraternite sono al lavoro per dare a Como un luogo capace di valorizzare le opere della storia e della fede comasca. L’obiettivo è aprire gradualmente dall’inizio del prossimo anno. Il nascituro spazio museale è stato definitivo “La quarta navata” dal suo curatore, il professor Alberto Rovi.

«Il nome fa riferimento ad un diretto collegamento tra il Duomo e il museo – spiega il docente - i visitatori nelle otto sale scopriranno i progetti, i disegni e i modelli della cattedrale. Sarà possibile ammirare un ampio corredo di oggetti liturgici e reliquiari, scoprendo i santi e le sante del Duomo. La parte iconografica è di grande interesse, ci sarà anche una sezione dedicata a papa Innocenzo. Certo il punto di forza sarà l’urna Volpi».

La diocesi chiede aiuto anche ai fedeli: per coprire i costi di realizzazione del nuovo museo infatti è allo studio un’operazione di raccolta fondi aperta a tutti. Tempi e modalità sono ancora allo studio, ma lo scopo è quello di valutare anche questa forma di sostegno per valorizzazione uno dei gioielli cittadini. Del resto il Duomo è anche uno dei principali beni culturali e turistici di Como, un monumento visitato da almeno mezzo milione di persone ogni anno.

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