Il cardinale all’imam turco dopo la tragedia provocata dal sisma: «Siamo vicini ai parenti delle vittime e ai soccorritori che cercano tra le macerie»

Incontro Oscar Cantoni, accompagnato da don Giusto Della Valle, responsabile della comunità della Pastorale dei migranti, e don Alberto Pini, vicario episcopale, hanno fatto visita alla comunità turca comasca oggi

Il cardinale Oscar Cantoni ha fatto visita oggi alla comunità turca comasca per incontrare l’imam Mustafa Kaymaz e porgergli, a nome di tutta la diocesi, le condoglianze per le terribili perdite subite da un’area vastissima al confine fra Turchia e Siria, a causa del violento sisma che ha colpito il paese nella notte tra il 5 e il 6 febbraio, causando la morte di 41 mila persone, tra turchi e siriani.

Il cardinale nel corso della visita era accompagnato da don Giusto Della Valle, parroco della comunità pastorale di Rebbio e di Camerlata e responsabile diocesano della Pastorale dei migranti, e da don Alberto Pini, vicario episcopale per la pastorale e direttore del Centro missionario diocesano. L’imam e la comunità turca di Como hanno espresso il loro ringraziamento per la visita, durante la quale il cardinale ha consegnato all’imam Kaymaz una lettera scritta di sua mano.

«Carissimi fratelli e sorelle della Comunità Islamica - scrive il cardinale - a nome mio e dell’intera Chiesa cattolica di Como, vi porgo le più sentite condoglianze per l’enorme perdita di vite umane quale conseguenza del terribile terremoto che ha colpito il vostro Paese. Assicuriamo la nostra vicinanza umana e spirituale, in particolare a coloro che piangono una persona cara e al personale di emergenza, da giorni attivo tra edifici crollati e città rase al suolo, affinché tutti possano essere sostenuti, come invocato da Papa Francesco, “dai doni divini della forza d’animo e della perseveranza nella cura dei feriti e negli sforzi di soccorso in corso”. Affidiamo tutte le vittime all’amorevole misericordia dell’Onnipotente perché doni loro il riposo e la pace eterna».

Il cardinale nella lettera ha parlato anche dell’impegno della Caritas diocesana nella ricostruzione di quanto il terremoto ha distrutto in Turchia così come in Siria. «Solo coltivando la vera fraternità basata sulla solidarietà e sulla ricerca del bene comune, potremo aprire le porte ad un futuro più umano e così costruire insieme, nel rispetto della dignità delle persone e del creato, la vera pace» è la conclusione del messaggio di Cantoni.

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