Il lago torna sopra quota zero
Fino a sabato nuvole e pioggia

Nel pomeriggio di ieri il livello aveva raggiunto più 2 centimetri - Prima volta dall’inizio dell’anno dopo un periodo di “magra”. E salirà ancora

Per la prima volta dall’inizio dell’anno (e non solo, come vedremo), ieri il livello del lago ha finalmente fatto registrare il segno “più” rispetto allo zero idrometrico e questo la dice lunga su quanto la siccità - unita alla scarsità di neve in quota - di questi mesi abbia influito anche sulle dinamiche del Lario. Peraltro il lago ha superato lo zero idrometrico nel giorno in cui la Protezione civile regionale ha emesso una nuova allerta “gialla” connessa ad un possibile rischio “idro-meteo” a partire dalle 9 e in vigore fino alla mezzanotte di oggi, con piogge (con accumuli in realtà al momento modesti) attese soprattutto da metà pomeriggio in poi.

Tornando al Lario, nel tardo pomeriggio di ieri il livello si attestava a più 2 centimetri sopra lo zero idrometrico, con un balzo in avanti di oltre 3 centimetri nelle ultime ventiquattro ore. Non accadeva come detto, da inizio anno e in una sola occasione, il primo febbraio, il livello del lago era arrivato ad un’incollatura dallo zero idrometrico, rimanendo però con il segno “meno” anche in quella occasione. Il primo gennaio - per dare un riferimento diretto - il lago era a meno 21 sotto lo zero idrometrico, ben 56 centimetri in meno rispetto alla media stagionale. La “magra” che potremmo definire eccezionale del Lario non riguarda solo questi primi mesi del 2022, ma anche uno scampolo di 2021, considerato che di fatto dal 6 dicembre (-3,4 centimetri sotto lo zero idrometrico la rilevazione di quel giorno) in poi il livello non è più risalito sopra lo zero idrometrico, con l’assenza totale di piogge che ha giocato un ruolo determinante in questa situazione. Nel tardo pomeriggio di ieri nel lago entravano 88,5 metri cubi d’acqua al secondo e ne uscivano 36 metri cubi. Dunque, con l’afflusso su valori doppi rispetto al deflusso, il livello è destinato a salire (con la combinazione delle nuove piogge attese per oggi e, in parte, per i giorni a venire) ulteriormente, dando respiro alla Navigazione, ma anche alle darsene, ai porticcioli ed ai moli, in un momento particolare della stagione, quando numerose imbarcazioni da diporto tornano in acqua dopo il rimessaggio invernale.

Di questa situazione ha beneficiato ovviamente anche la percentuale di riempimento del Lario, che ieri si attestava al 24,7%, permettendo così al nostro lago di lasciare l’ultima posizione tra i laghi lombardi in questa speciale graduatoria.

La situazione resta in continuo divenire, considerato che per i mesi estivi bisognerà guardare soprattutto a monte del Lario, confidando che la neve e gli invasi alpini possano giovare alla causa nel momento più critico, quello tra luglio e soprattutto agosto. Stando alle rilevazioni effettuate dal 1946 ad oggi, siamo comunque ancora 41 centimetri sotto la media del periodo. Un campanello d’allarme da non sottovalutare, soprattutto in prospettiva futura, ricordando - esempio calzante - che il lago gioca un ruolo fondamentale anche nella tenuta di una parte dei muri portanti della statale Regina.

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