Il liceo in 4 anni non tira più
Calano le iscrizioni a Como

A due anni dall’introduzione, in città i numeri sono bassi - Peverelli (Setificio): «Abbiamo ricevuto 15 richieste, formeremo una prima»

Il quadriennale non fa innamorare i comaschi. A due anni dall’introduzione della sperimentazione da parte del Miur, gli indirizzi presenti in città faticano a registrare un numero soddisfacente d’iscritti.

A settembre 2018, al Setificio, è cominciato il quadriennale in “chimica, materiali e biotecnologie”, con una spiccata curvatura verso il tessile, una novità assoluta e unica esperienza in Italia. Mentre la scuola ha segnato il record d’iscritti negli ultimi due anni, le domande registrate al corso sono state poche.

«Confidiamo di riuscire a formare una prima – spiega il preside Roberto Peverelli – anche se i numeri non sono troppo alti: abbiamo ricevuto quindici richieste». La parola spetta all’ufficio scolastico provinciale, anche se la quota dovrebbe essere sufficiente. «Negli incontri con le famiglie – continua il dirigente – notiamo non esserci sempre un’informazione chiara sulla tipologia quadriennale: in diversi, infatti, chiedono se il titolo di studio sia uguale a quello quinquennale oppure se sia paragonabile a un percorso di tipo professionale. Altri, invece, non ritengono sia così necessario accelerare il percorso di studi dei figli per consentirgli di uscire dalle superiori un anno in anticipo». In mezzo a questo quadro, ha contato anche il comportamento del Ministero dell’Istruzione: dopo aver deciso il varo dei corsi, collegati anche all’idea di una scuola superiore strutturata in quattro anni, non ha più sostenuto il progetto. «La strada non è più stata battuta – aggiunge il preside del Giovio Nicola D’Antonio – e quindi il Miur non ha più supportato nel modo giusto i quadriennali, che sono diventati, di conseguenza, sperimentazioni come le altre, non così appetibili per i genitori». In via Paoli, a settembre 2018, si è partiti con il quadriennale a indirizzo scientifico: «Chiederemo d’avere una prima anche l’anno prossimo – continua il dirigente – al momento, abbiamo quindici iscrizioni, anche se dovrebbero arrivarne un paio in più». I numeri, in ogni caso, sono piuttosto risicati.

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