Il “morto” viaggia in aereo
Grazie a un passaporto falso

In Tribunale il racconto di un uomo accusato di aver simulato un incidente mortale per incassare la polizza vita

Era ufficialmente morto, eppure si è fatto un bel volo aereo da Santo Domingo alla Spagna e da qui all’Italia riuscendo a gabbare i controlli passaporti grazie a un falso documento d’identità francese.

C’è l’ombra di una sorta di organizzazione dietro all’incredibile truffa ordita - secondo la magistratura - ai danni di un pool di assicurazioni da due “amici” comaschi già condannati con rito abbreviato lo scorso autunno. A rivelarlo, indirettamente, sono le parole pronunciate dal “morto” miracolosamente tornato in vita nel processo a carico della madre del presunto complice.

In aula l’uomo ha raccontato di aver accettato 2mila euro a titolo di rimborso spese provvisorio e di essere partito per Santo Domingo dove sarebbe dovuto morire, in cambio di un compenso di 900mila euro.

Dopo la certificazione di morte e l’incasso di una delle quattro polizze da parte del complice, l’uomo è poi rientrato in Europa grazie a un falso passaporto francese con il quale è volato fino a Madrid e, quindi, alla volta dell’Italia.

Qui ha trovato “rifugio” in Calabria dove avrebbe incassato un vaglia da mille euro mensili, fino a quando la Procura non ha svelato la truffa e lui ha preferito ammettere ogni cosa.

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