Il racconto dell’amico di Simone
«Non ha potuto evitare l’auto»

Il giovane dietro la Ktm travolta a Brienno sentito dai carabinieri

Como

«Quell’auto è andata dritta alla curva e Simone non ha potuto far nulla per evitarla». I carabinieri del nucleo radiomobile di Como hanno sentito il motociclista che, sabato della scorsa settimana, tornava verso Como da Argegno in compagnia di un amico e di Simone Ceccherini , il ragazzo travolto ucciso sulla Regina, all’altezza di Brienno, da un’auto che ha invaso la corsia apposto. Una testimonianza drammatica, dolorosa, nel corso della quale il giovane è stato costretto a ripercorrere gli attimi tragici costati la vita al ragazzo di 21 anni di Monte Olimpino.

La testimonianza

Il giovane motociclista chiudeva il gruppetto di tre amici che rientravano a casa provenienti da un aperitivo ad Argegno. Contrariamente a quanto ricostruito in un primo momento, sarebbe stato proprio Simone il primo dei tre motociclisti. All’improvviso, all’altezza di una curva sulla sinistra, lo schianto.

Il testimone ha di fatto confermato ciò che una telecamera ha ripreso nitidamente: la Volkswagen T-Roc - guidata da un medico di 63 anni - proveniente in senso opposto che in curva va dritta senza neppure tentare di frenare. Proprio nel momento in cui sopraggiunge Simone.

«Non ha avuto il tempo per cercare di evitare l’auto» ha spiegato l’amico parlando con gli investigatori. Davanti viaggiava l’altro giovane motociclista del gruppetto, che è riuscito a frenare per non essere pure lui travolto dall’auto impazzita. L’automobilista che ha causato lo schianto mortale aveva detto fin da subito ai carabinieri di aver avuto un malore e di aver perso per questo motivo il controllo dell’auto.

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