In centro apre un ristorante solidale. A gestirlo sei giovani diversamente abili

In via Lambertenghi Papà di un ragazzo comasco lancia l’idea di un locale inclusivo. «La verità è che hanno poche possibilità di trovare un’occupazione, ma sono un tesoro»

Un ristorante gestito da giovani diversamente abili in centro città. In via Lambertenghi 24 è pronto ad aprire “Da Noi”, un locale davvero inclusivo che si propone di offrire non solo il nutrimento per il corpo, con tanti piatti tipici di Como, ma anche il nutrimento per il cuore e l’anima.

L’idea è venuta ad un papà di questi ragazzi. Guido Grilli, già formatore e docente al Setificio, ha sempre seguito con tenacia il figlio fino ad oltre la maturità, deciso a garantire a Matteo ogni diritto che gli spetta. Giunti però all’età adulta per molti giovani diversamente abili inserirsi nel mondo del lavoro è una missione quasi impossibile.

La “brigata”

«La verità è che hanno poche possibilità di trovare un’occupazione – spiega Grilli – non li vuole nessuno. E invece sono un tesoro da scoprire, meritano spazio come tutti. Ecco la ragione del nuovo ristorante. “Da Noi” darà intanto un vero e giusto stipendio ad una brigata di giovani diversamente abili. Faremo un menù semplice, comasco, con piatti anche tipici, senza prezzi folli da turismo di massa. Abbiamo una trentina di posti a sedere. È già tutto pronto, la proprietaria ci ha già fatto un prezzo di favore. Grazie al sostegno di tre imprenditori tessili comaschi abbiamo fondato una cooperativa, si chiama Anima e Cuore».

Il progetto ha ricevuto l’aiuto anche della Fondazione Comasca. Servirebbe però l’ultima spinta. All’indirizzo dona.fondazione-comasca.it, cliccando su “campagne”, poi “animaecuore”, è possibile sostenere questa nuova avventura. Non manca molto. Per contatti: animaecuore23 @gmail.com.

Sul modello PizzAut

I giovani in sala e in cucina da inserire nella brigata sono sei e hanno perlopiù problemi di tipo psichico. «Il nostro modello è PizzAut – racconta ancora Grilli – speriamo di riuscire ad aprire quanto prima sicuri che la città di Como saprà apprezzare il nostro impegno». PizzAut a Cassina De Pecchi è un progetto simile aperto da due papà i cui figli sono giovani con disturbo dello spettro autistico. Il famoso cantante Elio, di Elio e le storie tese e l’imprenditore Nico Acampora. Peraltro questo ristorante ha appena ricevuto la visita del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Ecco la presentazione del ristorante Da Noi sul portale della Fondazione Comasca per il crowdfunding. «In questo momento storico i giovani disabili non hanno opportunità lavorative se non in limitati casi, nonostante alcuni presentino delle differenti abilità che permetterebbe loro un inserimento in vari ambiti. Da qui nasce l’idea di aprire una attività che possa consentire ad alcuni di loro di esprimersi lavorando e guadagnando per tale operato. Dopo una approfondita analisi abbiamo individuato nella ristorazione l’ambito più idoneo, dove i risvolti lavorativi sono molteplici e la socialità caratteristica primaria, fattore importante per individui che soffrono purtroppo di abituale discriminazione. La ricerca ci ha portato a individuare un ristorante in centro a Como perfetto, per dimensioni e costi, per tale attività, opportunità molto rara. Tutti i soggetti fragili saranno soci stipendiati».

© RIPRODUZIONE RISERVATA