Insubria 30 e lode: è record di matricole

Crescono le immatricolazioni a tutte le facoltà, da Como a Varese. Bene anche Giurisprudenza (+10%) Serviranno nuovi spazi e strutture ma pesa l’incognita Politecnico, che con il nuovo rettore potrebbe rilanciarsi

È un’Insubria da record, mai così tante matricole nella storia dell’ateneo metà comasco e metà varesino. Nell’anno accademico 2014-2015 l’università aveva raggiunto il suo picco massimo di iscrizioni, con 2687 matricole. Un risultato che però era stato raggiunto grazie a corsi molto gettonati a cui era stato tolto il numero chiuso, come mediazione culturale e biologia, per i quali oggi il tetto è stato ripristinato.

Quest’anno l’Insubria si prepara a superare questo record, forte di un aumento costante e lineare in tutti i suoi corsi di laurea.

A Como cresce perfino giurisprudenza, +10%, era da anni in declino, resta saldamente sopra quota 100 iscritti chimica, bisogna pensare che fino a qualche anno fa le matricole non superavano le 30, 40 unità. Seppur per pochi studenti migliorano anche matematica, fisica, oltre a scienze del turismo.

Per il polo scientifico in via Valleggio restano libere molte aule del Politecnico, ma con il nuovo rettore Ferruccio Resta anche il Politecnico potrebbe rilanciare in città la sua presenza. In Sant’Abbondio per il polo umanistico esiste un progetto per costruire una nuova biblioteca davanti al chiostro, nel terreno antistante, però è sempre rimasto chiuso nel cassetto. Difficile invece per l’Insubria aprire nuovi corsi di laurea, il motivo sono gli stringenti vincoli di bilancio e di personale imposti dal ministero. Certo con questi numeri da record e magari con un Politecnico di nuovo attivo, Como può tornare ad essere una città universitaria.

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