Internet ci ha dato nuove libertà
Come muoverci tra web e robot

Il prossimo incontroMartedì 29 maggio sotto la guida di Mafe De Baggis e Daniele Pucci Una serata per capire come usare al meglio la rete senza farci sopraffare dalla tecnologia

Riesce a non farsi sopraffare da Internet. Come? «Il mio primo consiglio è proprio questo, non cascare nella trappola di chi vuole convincerci che ci sia un problema. Abbiamo tanto di più, non troppo; abbiamo più strumenti per organizzarci, informarci, confrontare, lavorare, amarci, chiacchierare, imparare».

Mafe De Baggis è una consulente di comunicazione che, dice, «per una serie di combinazioni fortunate sono abituata alla tecnologia fin da bambina, infatti sul mio sito mi definisco una nativa digitale di 48 anni». Una fortuna che le ha consentito di essere, a metà degli anni ’90, «una delle poche comunicatrici italiane a proprio agio con Internet e in particolare con siti e chat».

De Baggis interverrà martedì 29 maggio, alle 20.45 all’auditorium della Camera di Commercio di Lecco, in occasione del nuovo appuntamento de Le Primavere “Imparare Internet per lavorare liberi. Chi ha paura del www?” e parlerà proprio di media digitali, paure, possibilità e conoscenza. Accanto a lei, come moderatori della serata, ci saranno Diego Minonzio, direttore de La Provincia, e Vittorio Colombo, responsabile dell’edizione lecchese.

Daniele Pucci interverrà portando la sua personale e straordinaria esperienza di ricercatore all’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, polo di eccellenza dove diverse professionalità collaborano per realizzare robot, connubio di meccanica e di intelligenza artificiale, capaci di interagire con le persone, anzi di collaborare con gli esseri umani.

Da parte loro, gli esseri umani, sono tenuti a dare i dati al robot. Indosseremo sensori che permettono agli aiutanti-macchina di leggere le necessità e quindi di provvedere. Il disagio che l’idea, d’istinto, un poco genera non ha ragion d’essere. Daniele Pucci, ingegnere, sa che i robot dei nostri dati faranno buon uso perché «le azioni che i robot potranno decidere di eseguire appartengono ad un insieme limitato deciso in fase di programmazione». Una sorta di libertà vigilata: i robot agiranno di propria iniziativa ma in un universo di scelte predeterminate da noi.

La serata sarà introdotta da una scena tratta da “The Social Network”, film del 2010 diretto da David Fincher, tratto da libro di Ben Mezrich “Miliardari per caso - L’invenzione di Facebook: una storia di soldi, sesso, genio e tradimento” (Sperling & Kupfer), la vera storia di Mark Zuckerberg. In conclusione la narrazione della Best Practice con Mauro Stefanoni, amministratore delegato di SAS Engineering and Planning dove linee di produzione intelligenti mostrano come le macchine lavorano con le persone.

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