La baby gang di Como
Rapine e furti a 13 anni

Una banda composta da una decina di ragazzini ha collezionato numerosi reati tra luglio e agosto. Raid in case, negozi e supermercati. Ma per la legge colpirli è difficile

Como

Il furioso raid vandalico nella casa della “amica” in via Prudenziana è stato solo l’ultimo reato di un’estate vissuta pericolosamente da una banda di ragazzini tra i 13 e i 16 anni. Una decina di giovanissimi che, tra luglio e agosto, avrebbe inanellato una serie di episodi di cronaca nera che hanno riempito i verbali di polizia e carabinieri. Furti, rapine, vandalismi, minacce, episodi di bullismo che hanno dato lavoro - e non poco - alle forze di polizia.

La banda di minorenni è composta soprattutto da italiani, qualche comasco doc, due o tre giovani di origine straniera. L’ultima volta che hanno fatto parlare di loro è il weekend scorso quando dapprima, in centro città, hanno avvicinato e rapinato un coetaneo, poi hanno devastato l’abitazione di via Prudenziana.

Altro grave episodio l’agguato a un ragazzino che passeggiava in centro città. Passeggiava, quando è stato circondato a tre o quattro giovanissimi che lo hanno minacciato e che gli hanno rubato il marsupio. Il giovane è riuscito a tenere il telefonino, con il quale ha chiamato i genitori per chiedere aiuto.E, ancora, nella zona di Rebbio, per tre giorni di fila i ragazzini avrebbero commesso piccoli furtarelli alla Coop di via Giussani. Mentre alcuni di loro giravano disturbando i clienti, altri portavano via merendine o patatine, consumando il cibo anche all’interno del supermarket. Punto di ritrovo della banda i Portici Plinio (qui, al McDonald’s, una dipendente ha subito il furto di un cellulare dopo il passaggio di una banda di minorenni), piazza Vittoria e la zona del parco Negretti.

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