La leggenda di James Bond
è nata sul lago di Como

Carate Urio, lo 007 che ispirò il personaggio “al servizio di sua maestà” è legata a un paracadutista finito sul Lario

James Bond, in realtà, si chiamava Dick Mallaby. E la sua leggenda da agente segreto inglese di sua maestà nasce a Carate Urio, dove venne bombardato nell’agosto del 1943, nella notte del peggior bombardamento su Milano della Seconda Guerra mondiale.

La sua storia sarebbe rimasta sconosciuta per chissà quanto altro tempo se un avvocato di Roma, Gianluca Barneschi, non si fosse fatto un domanda: «Cosa ci faceva un inglese sulla nave con il re Vittorio Emanuele III e Badoglio durante la fuga dell’8 settembre 1943?» e, al termine di oltre dieci anni di ricerche, non ne avesse fatto un libro intitolato proprio così: “L’inglese che viaggiò con il re e Badoglio”.

La sua storia dello 007 inglese si intreccia con il lago di Como.«In più di un’occasione a partire dall’atterraggio. Sono venuto a Carate Urio a intervistare i testimoni oculari che l’hanno visto paracadutarsi. L’hanno arrestato e poi mandato al carcere di Como, poi Milano, di nuovo Como. La sua missione era aiutare sedicenti partigiani. Dico sedicenti perché in realtà non lo erano e sarebbe stato comunque arrestato».

La storia e l’intervista sul quotidiano in edicola oggi, mercoledì 28 settembre

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