La magia di Natale per Ileana
«Un piano che suona per me»

Figlia di un baritono, voce da soprano, Ileana Figini quest’anno ha chiesto un dono ai “Nipoti di Babbo Natale”

«Per Natale vorrei un pianista che venisse a suonare per me». Ognuno di noi ha infiniti desideri che brillano nel proprio cuore. Il 25 dicembre di ogni anno, ma non soltanto. E i desideri, è risaputo, non hanno età. Sono gli anziani, come sempre nella vita, ad insegnarci le cose migliori, compresa questa. Ad aprire, a tutti, gli occhi, ma soprattutto il cuore su un universo di emozioni, creatività, forza ed idee, a non finire.

Il palloncino con i desideri a Babbo Natale, quest’anno, non lo hanno lanciato soltanto i bambini. Ma, grazie al progetto “Nipoti di Babbo Natale”, i desideri di alcuni anziani, che vivono in varie case di riposo, sono stati raccolti in un sito, che alla velocità del web, li ha portati a chi ha voluto e potuto proporsi per contribuire a realizzarli.

La musica di un piano

Sono molto più di “letterine digitali”. Lo capisci subito, appena incroci gli occhi di alcuni degli anziani che hanno espresso quei desideri. Tra loro Ileana Figini, 79 anni, che ha una grande passione per la musica classica, che la accompagna da tutta la vita. Ha espresso il desiderio di poter avere un pianista professionista che suoni per lei, in casa di riposo a Lomazzo. La luce che c’è nei suoi occhi è sempre più intensa quando, con le parole, “disegna” il sogno e l’immagine di se stessa che ascolta il concerto a lei dedicato. È così che catapulta chi raccoglie questo suo desiderio già là: tra le note nell’aria.

«Sì... sarò seduta in prima fila, senza dubbio» afferma, con un sorriso. Un momento magico, ma non esclusivo, visto che lei immagina di condividerlo con altri: con familiari e persone care che le sono sempre vicini. E anche con gli altri anziani della casa di riposo, animatori, operatori e così via.

La passione per il canto

Sul sito, nelle sue parole scritte per il dono, c’è anche il riferimento a suo papà cantante lirico e alla voce da soprano di Ileana e al fatto che entrambi hanno dovuto smettere quel percorso. «Papà era baritono, ha cantato anche al Regio di Parma, in tanti teatri di Milano. Poi lo ha sentito il maestro Toscanini, gli è piaciuta la voce e lo voleva portare in America - racconta la donna - Ma papà, siccome non aveva i soldi per andare là, ha rinunciato per sempre alla sua carriera. E ha sofferto moltissimo». Da ragazza, Ileana scopre di avere una bella voce, da soprano e vorrebbe studiare canto. «Papà non ha voluto che intraprendessi questa carriera, perché lui aveva sofferto e non voleva che finissi per soffrire anche io». Nelle sue parole, percepisci l’amore infinito di un padre. E quello per la musica. L’anziana donna parla, e sembra di vederla ai tasti di un piano: «L’ho studiato quattro anni in collegio, ma quando sono tornata nel mio paese non c’era nessun maestro e ho smesso di suonare».

Ileana lavora come segretaria, a Milano. La passione per la musica classica c’è sempre e non la lascia mai. Il suo brano preferito è “Il Bolero” di Ravel. E chissà che possa sentirlo suonato in esclusiva tutto per lei.

Prima dei saluti, Ileana tiene a dire: «Ho anche un’altra passione: per le macchine e i motori di grande velocità». E verrebbe da dire: musica e motori, passioni intense. Emozioni ed echi di una vita vissuta con il sorriso sulle labbra.

Un sorriso in più

Oltre a quello di Ileana, ci sono moltissimi altri desideri per i “Nipoti di Babbo Natale”. Il progetto è promosso dalla onlus “Un sorriso in più”, finanziato da Fondazione provinciale della comunità comasca ed è sorto da un’idea di Katerina Neumann.

Attraverso il progetto chiunque può contribuire a realizzare i desideri degli anziani. E, dalla consegna del dono, può nascere per tutti un’opportunità in più per creare anche nuove amicizie tra persone. Ora, tutto il progetto sta coinvolgendo, un po’ ovunque, sia anziani soli, ma anche pensionati che hanno persone care sempre vicine. In ogni casa di riposo, educatori ed animatori raccolgono i desideri degli anziani che partecipano. In vari casi, con il supporto dei volontari di “Un sorriso in più”, con i quali gli anziani spesso si confidano. Si inseriscono i sogni natalizi sul sito (www.nipotidibabbonatale.it) e poi ci sono i contatti per le consegne dei doni. Tra gli aspetti chiave di tutto il progetto ci sono le relazioni. La ricchezza di incontri e scambi tra persone. Spesso dal dono si innescano occasioni per condividere ancora di più passioni, ricordi, abilità e così via. È un effetto “a valanga”: arricchisce a dismisura tutte le persone coinvolte nel progetto, in vari modi. Perché un dono non è mai a “senso unico”. In sintesi: è tutta una magia.

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