La scuola su 6 giorni ormai è un ricordo, anche al Carcano si cambia registro

Studenti Questionario interno per decidere i nuovi orari e passa la linea dei contrari al sabato - Rimane quello “normale” per gli altri indirizzi, quadriennale compreso: un’eccezione a Como

Da settembre, il liceo scientifico del Setificio andrà a scuola da lunedì al venerdì.

La decisione sull’introduzione della settimana corta, presa dal collegio d’istituto, è arrivata al termine di un iter cominciato mesi fa.

«Nell’istituto – spiega il preside Roberto Peverelli – c’era una componente formata da docenti e studenti che chiedeva di valutare un’organizzazione oraria diversa, impostata sui cinque giorni. Allora, abbiamo messo a punto un questionario interno destinato a tutte le componenti: professori, alunni e genitori».

La decisione è giunta al termine di un iter avviato mes fa

La partecipazione non è stata altissima, ma le risposte hanno mostrato una propensione maggioritaria verso la settimana corta, ma solo per lo scientifico.

«Il percorso è stato gestito da una commissione – aggiunge il dirigente – poi, la questione è stata portata nel collegio docenti e, successivamente, nel consiglio d’istituto. Se n’è discusso, anche in maniera vivace. Infine, la maggioranza ha deciso per l’organizzazione sui cinque giorni». Così, da settembre, gli studenti delle Scienze applicate avranno lezione da lunedì a venerdì. Questa impostazione varrà solo per gli iscritti allo scientifico: gli altri indirizzi (compreso il quadriennale) continueranno ad andare a scuola fino a sabato. «Non credo ci saranno problemi organizzativi – conclude Peverelli – in generale, i nostri orari sono piuttosto diversificati secondo gli indirizzi».

Con l’aggiunta del Setificio, seppur “parziale” e per un solo corso, l’unica superiore cittadina con le lezioni su sei giorni resta la Magistri: la settimana corta, infatti, è già realtà consolidata alla Da Vinci Ripamonti, alla Ciceri, al Pessina e al Caio Plinio, mentre lo scorso anno si sono aggiunti il Giovio e il Volta.

Al liceo Volta la decisione era stata già presa l’anno scorso

Per quanto riguarda il liceo di Camerlata, la decisione è stata per certi versi storica, visti i tentativi precedenti portati avanti dall’ex preside Marzio Caggiano e mai andati in porto per un soffio.

Riavvolgendo il nastro, nell’anno scolastico 2018-2019 i genitori sono stati chiamati due volte a esprimersi. Il sondaggio creato per l’occasione aveva mostrato problemi, soprattutto non impediva il voto plurimo e chiunque poteva dare la sua preferenza a causa di un “bug”. Ancora prima, il collegio docenti aveva bocciato la proposta con 64 contrari, 49 favorevoli e 3 astenuti. Le famiglie partecipanti all’open day, attraverso le postazioni informatiche predisposte, avevano invece espresso in gran parte la volontà d’avere la settimana corta. Il consiglio d’istituto aveva poi respinto la proposta per due voti.

Al Volta, la decisione è stata presa lo scorso anno dagli organi collegiali. L’idea era mettere in campo la sperimentazione, almeno inizialmente, per un anno, salvo poi valutarne la prosecuzione. A marzo, è stato realizzato un sondaggio interno. «Dopo quasi un anno scolastico in presenza e articolato su cinque giorni settimanali - si legge nella circolare - il liceo deve decidere quale scansione utilizzare dal prossimo anno scolastico: cinque o sei giorni? Per prendere una decisione il più possibile condivisa è importante conoscere anche la vostra opinione».

Hanno risposto in 680 su 900 circa. Il risultato è stato un plebiscito: il 91% ha espresso la preferenza per l’organizzazione su cinque giorni.

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