La strage di bimbi, un anno dopo
«Vorrei un lavoro per comprare
l’ultima casa ai miei bambini»

Intervista a Loubna Jamal, la mamma dei bambini morti nel rogo di via Per San Fermo: «Mio marito? L’ho perdonato. So che amava i nostri figli»

Loubna ha la voce bassa, di chi ha timore di disturbare. E il suo desiderio lo sussurra appena: «Vorrei tanto poter trovare un lavoro. Per riuscire a comprare io, con i miei soldi, l’ultima casa ai miei bambini».

I suoi bimbi sono Siff, Saphiria, Soraya e Sophia. Morti, esattamente un anno fa, nel rogo appiccato dal padre nell’appartamento di via Per San Fermo dove abitavano.

Da quel giorno, uno dei più tragici vissuti dalla città di Como da qualche decennio a questa parte, mamma Loubna ha fatto sentire la sua voce pubblicamente soltanto in un’occasione: il giorno dei funerali dei suoi figli. Oggi, incoraggiata dalle sue amiche Anna Paola Manfredi e Beatrice Caproni, accetta di parlare. E quel che emerge è la storia di una donna di cui ci si è dimenticati troppo in fretta.

In un’intervista rilasciata al quotidiano La Provincia (in edicola oggi, sabato 20 ottobre), Loubna Jamal esprime ad alta voce un suo desiderio: «Vorrei riuscire a trovare un lavoro e a guadagnare i soldi per fare le lapidi ai miei bambini. Voglio comprare la loro ultima casa». La donna ha anche parole di perdono nei confronti del marito, colpevole di aver appiccato il rogo mortale: «Ho provato tanta rabbia. Prima. Ma adesso l’ho perdonato. Ha sbagliato a non farsi aiutare. Ma so quanto bene volesse ai bambini, e voglio pensare alle cose belle e all’amore che ha dato loro. Il suo, purtroppo, è diventato un amore malato. Ma l’ho perdonato e, quando l’ho fatto, mi sono sentita in pace pure io. Certo, soffro ancora. Ma su questo non ho scelta».

© RIPRODUZIONE RISERVATA