Lampioni a Como, appalto lumaca
Cinque mesi solo per i documenti

L’azienda per la manutenzione selezionata a maggio non ha ancora cambiato nemmeno una lampadina

A cinque mesi dall’individuazione dell’azienda che si è aggiudicata l’appalto per la manutenzione ordinaria dei lampioni comunali non è stata ancora cambiata nemmeno una lampadina.

E ci vorranno ancora un paio di settimane, secondo Palazzo Cernezzi, per vedere all’opera l’azienda di Agrigento (la Vincenzo Parisi Costruzioni), la stessa che si era aggiudicata la gara per le tumulazioni cimiteriali salvo poi rinunciare all’appalto perché aveva vinto contemporaneamente pure quello dell’illuminazione. Il motivo dell’appalto lumaca sta tutto nei documenti da presentare e nei vari passaggi, che hanno richiesto molto più tempo del previsto. «Il contratto - ha spiegato ieri l’assessore ai Lavori pubblici Vincenzo Bella - è stato firmato all’inizio di settembre, poi è stata predisposta la determina con l’impegno di spesa dei fondi necessari, che diventerà esecutiva nei prossimi giorni. A quel punto potremo convocare l’impresa per stabilire le priorità e le modalità di intervento». L’assessore ammette i ritardi: «Stiamo lavorando per snellire le procedure - dice - e purtroppo, tra le altre cose siamo anche incappati nella riorganizzazione degli uffici con il trasferimento della competenza tra dirigenti. Spero di poter anche implementare il personale del settore tecnico per poter intervenire in modo molto più celere».

Quando finalmente saranno conclusi carte e procedure, l’azienda dovrà occuparsi dei circa 800 punti luce che comprendono, ad esempio, la passeggiata di viale Geno e di Villa Olmo oltre a una serie di altre strade (dalla Bellinzona a via Per San Fermo solo per fare degli esempi). Si tratta del 10% del totale degli impianti di illuminazione: la parte restante è infatti di proprietà di Enel Sole, a cui l’amministrazione ha già espresso la volontà di riscattare i lampioni per poi bandire una gara complessiva per sostituzione e manutenzione.

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