Landriscina: «Me ne vado
se sfiduciano l’assessore Negretti»

Il sindaco alla maggioranza sulla mozione di Rapinese di sfiducia all’assessore. «Approvarla vuol dire far finire la legislatura»

Il sindaco Mario Landriscina pone una sorta di questione di fiducia sulla mozione presentata dalla lista civica di Alessandro Rapinese contro l’assessore A Personale e Sicurezza Elena Negretti. E avverte i possibili franchi tiratori all’interno della maggioranza, determinanti per un’eventuale approvazione della mozione di sfiducia: «Se registrassi che non c’è l’appoggio della maggioranza, dico subito che la legislatura sarebbe finita».

In pratica se la mozione dovesse essere approvata dal consiglio comunale (i consiglieri sono 32, con il sindaco 33 e questo vuol dire che deve essere approvata dalla metà più uno dei presenti, 17 se non ci fossero assenze), seppure non vincolante (sono svariati i casi di assessori sfiduciati dal consiglio e rimasti al loro posto fino alla fine del mandato), sarebbe il sindaco a fare un passo indietro chiudendo la sua esperienza amministrativa iniziata solo un anno e pochi mesi fa. Nel dettaglio la mozione presentata da Rapinese contesta all’assessore di non aver mai costituito la costituzione della commissione Pari opportunità, la presenza in città di parcheggiatori e venditori abusivi e la vicenda della commissione speciale sicurezza.

«Trovo assolutamente lecito il percorso - commenta il sindaco - ma discutibile dal punto di vista dello stile poiché punta solo alla ricerca di visibilità». Il tema cruciale, in ogni caso, è la risposta della maggioranza al documento. «Sulla compattezza della maggioranza - aggiunge il primo cittadino - come ho detto mi aspetto che discuta e partecipi, ma su alcuni temi sono molto categorico». Landriscina precisa infatti come, anche in caso di approvazione di una mozione di sfiducia nei confronti di un assessore (essenziali i voti della maggioranza), non ci sia alcun obbligo di rimozione essendo la scelta della giunta «un atto discrezionale del sindaco». Ma dice: «Se registrassi che la maggioranza non c’è su questo documento, vorrebbe dire la fine della legislatura. Lo dico al di là dell’inconsistenza della mozione e della discrezionalità della scelta, ma il problema è di titolo pregiudiziale poiché registrerei una non condivisione delle scelte del sindaco in termini di persone di fiducia, trattandosi anche di un’esponente della civica che mi sostiene. Se ci sono questioni se ne parli, ma voglio poter scegliere io di modificare eventualmente l’assetto assessorile a fronte di problemi che non lo rendono compatibile con il mandato, e non è assolutamente questo il caso».

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