L’ateneo di Chiasso fallito
Chiusi sede e sito web

L’Ipus, frequentato da tantissimi italiani, è pure sotto inchiesta per truffa

Ipus, l’istituto universitario privato di Chiasso frequentato da decine di studenti italiani, è fallito. Lo ha sentenziato oggi la pretura di Mendrisio. Subito dopo la dichiarazione di fallimento la sede dell’istituto è stata chiusa, sulle porte sono comparsi dei sigilli e il sito internet non è più attivo. Inoltre, secondo quanto rende noto la Rsi, sarebbe stato sequestrato anche il materiale contabile.

L’Istituto di alta formazione con sede in via Livio a Chiasso era finito sotto inchiesta nelle scorse settimane nell’ambito di un’inchiesta per truffa aperta dopo che alcuni studenti si erano rivolti alla magistratura svizzera.

Nei mesi scorsi l’istituto era finito al centro di un’inchiesta giornalistica aperta dopo le lamentele di alcuni studenti. L’iscrizione da 10mila franchi all’anno si sarebbe infatti tramutata in un incubo per gli iscritti in quanto il titolo di studi, in realtà, non sarebbe più riconosciuto. Lo scorso marzo un servizio della Tsi aveva sottolineato come l’ateneo di Maribor avesse ritirato da mesi la convenzione con l’Ipus, di fatto levandogli la possibilità di emettere titoli di studi validi. Unica possibilità per gli studenti, recarsi in Slovenia per continuare gli studi.

L’istituto era già stato oggetto di inchieste giornalistiche per aver usato il titolo di università senza l’apposita autorizzazione cantonale.

L’avvocato di Ipus ha annunciato che ricorrerà contro il fallimento.

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