Le coop nate per fallire
Maxi retata: 34 arresti
Su La Provincia 4 pagine

Guardia di finanza e polizia scoprono un giro di bancarotte. Incassati 13 milioni frodando il fisco e sfruttando i lavoratori stranieri

Gli stranieri ruberanno anche il lavoro agli italiani, ma gli italiani arrestati ieri da Guardia di finanza e polizia sono accusati di aver sfruttato il lavoro di decine di stranieri e di aver “rubato” loro buona parte dello stipendio e dei contributi.

La Procura di Como ha fatto calare la rete su 34 persone accusate - a vario titolo - di aver orchestrato o fatto parte di un clamoroso giro di bancarotte nel mondo delle cooperative (fittizie) che acquisivano appalti nel settore facchinaggio e pulizie il tempo per incassare i soldi e sparire. Un giro d’affari milionario realizzato grazie «allo sfruttamento di manodopera straniera» e «alla sistematica frode al fisco».

Ammonta a oltre tredici milioni di euro il guadagno illecito che, secondo fiamme gialle lariane e squadra mobile di Milano, sarebbe finito nelle tasche degli arrestati che, in poco meno di una decina d’anni, hanno creato e fatto fallire 16 società evitando di pagare tasse, contributi, fornitori.

Su La Provincia di oggi, mercoledì 9 ottobre, 4 pagine speciali sull’inchiesta

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