Le mani di Agnes
Così la porcellana
diventa arte

La designer di Como Agnes Duerrschnabel crea con una tecnica poco diffusa in Italia, il colaggio all’interno di stampi di cartone invece che di gesso

Agnes Duerrschnabel, tedesca di origine ma comasca di adozione, coltiva dal 1985 la passione per i materiali ceramici. Trasferitasi in Italia nel 1987, ha conosciuto il ceramista Walter Castelnuovo, dal quale ha iniziato ad apprendere varie tecniche e perfezionare le sue capacità, che l’hanno portata, nel corso degli anni, ad allestire mostre ed esposizioni delle sue opere in giro per la Lombardia. Col tempo, ha maturato l’idea di voler fare del suo hobby un vero e proprio lavoro e nel 2007 ha deciso di intraprendere gli studi di ceramica, iscrivendosi ad un corso quinquennale presso la Staatl Fachschule für Keramikgestaltung (Istituto di Stato per il Design delle Materie Ceramiche) di Höhr-Grenzhausen, città della Renania-Palatinato, in Germania, conseguendo la qualifica di Designer di Materie Ceramiche e formatrice professionale nel settore.

Nel 2012 è tornata stabilmente a Como e, dall’anno successivo, ha aperto il suo atelier in via Borsieri 16, nell’edificio dell’antico monastero di Santa Margherita. «Il mio lavoro si muove su tre fronti: da una parte lo sviluppo delle mie idee e la creazione di opere per concorsi o mostre – ha raccontato l’artista – dall’altra, il lavoro su commissione per privati (complementi artistici d’arredo e suppellettili) e in ultimo, ma non per importanza, la formazione, con l’attivazione di corsi e workshop rivolti a tutti, dai principianti agli esperti, anche se mi piacerebbe moltissimo insegnare nelle scuole e negli istituti d’arte.»

La scelta della ceramica nasce da una vocazione artistica e una profonda ricerca materica. «La ceramica è un materiale incredibile, con il quale puoi fare quasi tutto, capace di regalare un piacere tattile straordinario. Ha i suoi limiti, dovuti alle sue caratteristiche specifiche, ma é piuttosto accessibile, perché non necessita di particolari strumenti per la sua lavorazione. In Italia è conosciuta più che altro la terracotta, ma nel Nord Europa, da dove vengo io, si utilizzano molto anche il gres, di diversi tipi e colori, soprattutto nero e grigio, e la porcellana, con una scelta talmente vasta nella quale è facile perdersi.»

Le opere in porcellana sono create seguendo una tecnica poco diffusa in Italia, il colaggio all’interno di stampi di cartone invece che di gesso, come prevedrebbe il procedimento classico. «La porcellana liquida viene versata in alcune scatole, di diverse dimensioni e forme da me precedentemente stabilizzate e viene lasciata riposare per un tempo molto più lungo rispetto a quello contemplato per gli stampi in gesso. Quando i pezzi sono pronti, asporto le pareti in cartone e posso intervenire sul manufatto, perché non è ancora del tutto duro e asciutto, con la possibilità di deformarlo e lavorarlo per un po’, dandogli un effetto simile alla carta. Non è un metodo facilissimo, il tutto dipende dal tipo di porcellana e di cartone utilizzato, quindi è una questione di delicati equilibri. Utilizzo anche materiali di origine organica, come residui di piante e fiori, e li porcellanizzo, immergendoli nella porcellana liquefatta.»

L’ispirazione artistica di Agnes arriva da più parti, dalle forme molto pulite e sobrie delle ceramiche delle Cicladi, ad esempio, e si sviluppa anche attraverso il recupero di oggetti vecchi e materie naturali non più utilizzabili. L’artista attiverà a breve un corso, intitolato “La teiera sbilenca” e parteciperà alla prossima edizione di Orticolario. L’atelier è aperto e visitabile dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13.30, il pomeriggio su appuntamento. Per informazioni e contatti: 3492412583 - [email protected] - http://www.agnesduerrschnabel.it

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