Le nuove regole: si potrà
andare nelle seconde case
Anche se fuori regione

E’ la differenza più importante rispetto al decreto di Natale Su “La Provincia” di domenica il vademecum

Un giallo, andato avanti per l’intera giornata ma che - secondo fonti di governo rilanciate dalle agenzie - sarebbe fugato. In altre parole, andare nelle seconde case, anche se si trovano fuori dalla propria regione, non è più vietato. A stabilirlo è il nuovo Dpcm in vigore da oggi, 16 gennaio 2021, che elimina il divieto che era stato specificato per le festività natalizie.

Il provvedimento per limitare il contagio da Covid 19, impone nuove restrizioni ma consente gli spostamenti verso le abitazioni a patto che siano limitate al nucleo familiare. Rimangono chiuse palestre e piscine, serrati anche cinema e teatri. Confermato il coprifuoco dalle 22 alle 5, l’obbligo di mascherina all’aperto e al chiuso e quello di mantenere il distanziamento.

Ma torniamo alle seconde case, comprese quelle fuori regione. Nel decreto di Natale era stabilito che «è comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case ubicate in altra Regione». Nel nuovo Dpcm si dice invece che «è comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione», senza la specifica esclusione relativa alle seconde case. Palazzo Chigi ha confermato questa interpretazione ma ha rimandato alle Faq (le domande) che saranno pubblicate sul sito governativo. Attualmente la sezione viene definita “in aggiornamento”.

Due i limiti che sono comunque certi. Non si può considerare «seconda casa» un’abitazione affittata per breve tempo e potrà spostarsi soltanto il nucleo familiare. Si potrà poi rientrare nella residenza o nel domicilio in qualsiasi momento.Vietate gite e spostamenti tra regioni per qualsiasi altro motivo che non siano - seconde case a parte - quelli di lavoro, necessità e urgenza.

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